Un deputato regionale cui è imposto il divieto di dimora in Sicilia ma che viene reintegrato all’Ars. E’ la singolare posizione di Gaspare Vitrano, il parlamentare regionale del Partito democratico che era stato arrestato a marzo per una storia di mazzette legate al fotovoltaico e per questo sospeso da Sala d’Ercole, attraverso un provvedimento del Consiglio dei ministri. Oggi la decisione del commissario dello Stato di reintegrare Vitrano a seguito del venir meno del provvedimento di carcerazione nei suoi confronti. Per il parlamentare di Misilmeri, tuttavia, è stato disposto il divieto di dimora in Sicilia che, di fatto, gli impedirà di esercitare il suo mandato.
Amaro il commento di Salvino Pantuso, subentrato a Vitrano dopo la sua sospensione: “Per due mesi ho svolto il mio dovere di parlamentare ma adesso, evidentemente, non servo più alla Sicilia. A legiferare ci penserà Vitrano da Roma – ha aggiunto ironicamente Pantuso -. Il reintegro di una persona finita in carcere per fatti molto gravi è una notizia che si commenta da sola. Ancora una volta all’interno del ‘Palazzo’ si ragiona in maniera totalmente differente dalla gente. Cosa farò adesso? Tornerò a svolgere la mia professione di avvocato e a guardare la politica da semplice cittadino”. L’ultima frase dà l’idea dell’amarezza che alberga nel cuore di Pantuso: “Non capisco cosa sia cambiato da Cuffaro a oggi…”. Da Pantuso anche qualche velata critica al Pd, “che al momento non si è espresso con una presa di posizione ufficiale”. Da fonti interne ai Democratici, tuttavia, arriva la conferma che Vitrano “resta sospeso dal Pd e dal gruppo parlamentare”.
fonte:SiciliaInformazioni.com
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