lunedì 16 gennaio 2012

Palermo, le dimissioni in zona Cesarini del sindaco. Cammarata è fuggito? Perché se ne va con due mesi d ' anticipo ?

Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata si e' dimesso. Lo ha annunciato oggi durante una conferenza stampa organizzata a villa Niscemi a Palermo.

È uno dei rari casi in cui le dimissioni del sindaco di una città lasciano le cose come stanno. Andarsene qualche mese prima della naturale conclusione del mandato non sconvolge l’ordine degli eventi. Diego Cammarata, peraltro, è ancora sindaco di Palermo. Alle sue dimissioni deve seguire la nomina, da parte del governo regionale di un commissario cui spetterà di accompagnare l’amministrazione alle urne in aprile.

Nell’annunciare la sua decisione, invero a lungo attesa, il sindaco ha spiegato che a suggerirgli la scelta è stato l’amore per la sua città. Avrebbe messo a posto le cose, bilancio e partecipate, e poi ha fatto il passo indietro. O meglio, di fianco, in considerazione della vicinanza alla scadenza del mandato.

I rappresentanti delle istituzioni spesso ci mettono di mezzo l’amore quando compiono gesti significativi. In occasione dell’accettazione di una corica prestigiosa dicono di non potersi sottrarre al dovere di servire la città, il popolo, la regione e il Paese. Anche in questa circostanza c’entra l’amore, dunque. E quando se ne vanno con qualche mese di anticipo, l’amore non se lo scordano mai.

Diego Cammarata non fa eccezione, dunque.

Sulle motivazioni di questo “anticipo” se ne dicono di tutti i colori. C’è chi ritiene che sia dovuta a due buoni motivi: il Pdl, partito di Cammarata, crede che andare alle urne senza il fardello del sindaco sulle spalle sia molto meglio. L’altra ragione sarebbe di natura personale, Cammarata dovrebbe svolgere un’attività professionale a Mediaset, azienda del gruppo Fininvest. Sarebbe, dunque, un regalo di Silvio Berlusconi, un riconoscimento per le buone pratiche, insomma.

Non crediamo affatto che queste motivazioni siano realistiche. Se il Pdl spera di fare dimenticare Cammarata in due o tre mesi, è davvero in panne. Ci vorrebbe un secolo e non pochi giorni per gettare l’oblio sul passato. Quanto al futuro professionale del sindaco, non ha niente a che vedere con l’anticipo. Se fossero collegati, significherebbe che Mediaset ha bisogno urgente di Cammarata per andare avanti e non ce la sentiamo di avallare questa tesi.

Va ricordato infine che appena un mese or sono, alla vigilia delle vacanze natalizie, il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, accennò alle ispezioni dei funzionari regionali. I conti del comune non erano esenti da critiche. Lombardo, invero, lasciò capire che c’era di più di una critica situazione di bilancio, tanto da suscitare le ire dello stesso Cammarata. Il fatto che il sindaco dimissionario “consegni” all’odiatissimo governatore il comune di Palermo deve avere motivi ben più rilevanti. Altrimenti non si spiegherebbe.

fonte:SiciliaInformazioni.com

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