Termini, gli ex operai Fiat in corteo
occupata le sedi di Unicredit e Intesa
Protesta contro la banca per la chiusura delle linee di credito nei confronti dell'imprenditore molisano Massimo Di Risio, che dovrebbe rilevare il polo di Termini con la sua casa automobilistica Dr Motor. Una lettera delle mogli degli operai al Papa, al presidente del Senato e al goveranatore Lombardo
Le tute blu di Termini Imerese danno l'assalto alle banche. Stamattina, dopo l'assemblea dei lavoratori in piazza Duomo un centinaio di operai ex Fiat ha occupato pacificamente una filiale di Unicredit di Termini. L'istituto di piazza Cordusio sarebbe, secondo fonti istituzionali, quello più restio a concedere il finanziamento a Massimo Di Risio, l'imprenditore molisano che con la sua Dr Motor dovrebbe prendere il posto del Lingotto.
Mentre le tute blu assaltavano Unicredit, un altro gruppo di lavoratori di Fiat e indotto hanno occupato gli uffici di Intesa Sanpaolo, l'altra banca che insieme a Unicredit e Monte dei Paschi di Siena non concede il prestito a Dr Motor. "Il prossimo obiettivo - rivela Vincenzo Comella della Uilm Palermo - è la banca senese, tra poco occuperemo anche la sua sede di Termini".
"Si tratta - dice Roberto Mastrosimone della Fiom Palermo - di un'iniziativa simbolica per sensibilizzare le istituzioni a trovare una soluzione immediata per 2.200 operai e il sistema bancario a non irrigidirsi".
Il programma per la giornata è di presidiare le tre banche fino all'orario di chiusura, poi un'assemblea dei lavoratori deciderà le iniziative per domani.
Intanto, dopo l'appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le mogli dei dipendenti di Fiat e indotto scrivono a Papa Benedetto XVI, al presidente del Senato Renato Schifani e al governatore siciliano Raffaele Lombardo. Chiedono una soluzione alla vertenza, bloccata da cinque mesi. "Vogliamo la dignità attraverso il lavoro - si sfoga Franca Giubilaro, moglie di uno degli operai che alla Fiat lavora da 35 anni - vogliamo pagare le tasse, ma senza lavoro è impossibile".
fonte : la Repubblica
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