Trascrivo una nota di Gianluca Cstriciano ( che ringrazio ) nella quale vi sono contenuti dei dati.Sono dei " numeri aridi " ...ma in essi vi è racchiuso la storia di uno sterminio. Tengo a sottolineare che questi dati provengono da un quotidiano di Firenze.Riguardo ai festeggiamenti per l’unità d'Iitalia mi viene in mente una riflessione, analizzando i 150 anni in cui la Sicilia fa parte dell‘Italia.
Partendo dal 1861 la Sicilia ha subito 3 stati d’assedio, cioè l’invio dell’esercito a cui venne data mano libera, i massacri furono immensi e non colpirono solo la Sicilia ma anche il sud italia, vennero deportati 40.000 giovani meridionali solo nella fortezza di Fenestrelle (Piemonte)dove vennero lasciati morire di stenti e successivamente sciolti nella calce viva.
In pochi mesi dopo la discesa piemontese al sud ecco alcune statistiche :
Morti fucilati istantaneamente: 1.841;
morti fucilati dopo poche ore: 7.127;
feriti: 10.604;
prigionieri: 6112;
sacerdoti fucilati: 54
frati fucilati: 22;
case incendiate: 918
paesi incendiati: 5
amiglie perquisite: 2.903
chiese saccheggiate: 12
ragazzi uccisi: 60
donne uccise: 48
individui arrestati: 13.629
comuni insorti: 1.428
”Il Contemporaneo” di Firenze di quel periodo in una statistica di soli nove mesi di reazioni nelle province meridionali.
E questo è solo una parte dei massacri perpetrati dai piemontesi in Sicilia e nel sud Italia.
Nel 1866 insorse la città di Palermo ed in sette giorni e mezzo l’esercito piemontese massacrò 10.000 persone.
Nel 1891 nascono i “Fasci Siciliani” che altro non erano che rivendicazioni per migliori condizioni di lavoro, nel 1894 l’italia non trova di meglio da fare che mandare di nuovo l’esercito approvando un altro stato d’assedio, reprimendo i fasci nel sangue.
Dopo il 1870 inizia la grande emigrazioni della gente del sud e della Sicilia, milioni di persone sono costrette ad emigrare in tutto il mondo per il totale impoverimento della loro terra, emorragia di persone mai finita che continua ancora ai giorni nostri.
1915 l’Italia partecipa alla I guerra mondiale, costringendo milioni di persone a partecipare ad una guerra senza conoscerne neanche i motivi, con milioni di morti, con la distruzione di migliaia di famiglie.
Poi ci sono le guerre coloniali, e naturalmente fummo costretti a parteciparvi, ed anche li migliaia di morti.
1940 II guerra mondiale ed anche qui i Siciliani e la gente del Sud furono costretti a parteciparvi, il risultato di una guerra senza senso, a noi portò milioni di morti e molte città rase al suolo, un esempio su tutti la quasi distruzione dopo i bombardamenti della città di Messina.
1946 dopo uno scatto d’orgoglio del popolo Siciliani, la Sicilia che voleva dopo tutto questo l’indipendenza riuscì ad ottenere l’approvazione dello Statuto Speciale della Regione Siciliana che concedeva grandi autonomie alla Sicilia equiparandola ad un quasi stato, ma questo Statuto in 63 non E’ STATO MAI APPLICATO.
Dopo gli anni 50 la Sicilia ha subito la costruzione di ben 3 raffinerie petrolifere che servono l’intera italia e che raffinano il 60% dell’intero fabbisogno petrolifero italiano, con la promessa di uno sviluppo industriale, che invece ha portato solo inquinamento e morte con la devastazione di interi territori, senza nessun beneficio per il popolo siciliano, anzi con la sottrazzione di milioni di euro circa una decina l’anno con la non applicazione dell’art.37 dello statuto siciliano.
In tutto questo periodo naturalmente l'emigrazione continua senza conoscere soste.Ai giorni nostri si parla della costruzione di una centrale nucleare in Sicilia con il seppellimento delle pericolosissime scorie nucleari nelle cave di zolfo abbandonate al centro della Sicilia. Centrale nucleare che naturalmente non serve ai siciliani i quali già producono un surplus di energia pari a quasi il 10 % che naturalmente doniamo all’italia, come anche forniamo il gas proveniente dalla Libia e dall’Algeria mandandolo fino a Roma, naturalmente anche qui senza nessun beneficio per il popolo siciliano.
C’è la volontà anche di costruire 4 super-mega inceneritori che brucino il quadruplo della spazzatura prodotta in Sicilia, con la conseguente produzione di energia, anche qui tutto per l’italia senza nessun beneficio per la Sicilia anzi con il peggioramento delle condizioni ambientali per il popolo Siciliano.
Il risultato di 150 anni di unità d’Italia, hanno portato la Sicilia ad essere la regione più povera d’italia e la quarta più povera d’Europa.La Sicilia ed il sud d’italia hanno veramente poco da festeggiare, anzi credo proprio che sia un vero e proprio lutto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento