lunedì 9 maggio 2011

LA SCHIZOFRENIA DIFENSIVA DEL PRESIDENTE LOMBARDO

179 giorni orsono Lombardo aveva chiesto insistentemente ai Pubblici Ministeri d’essere ascoltato per chiarire la sua posizione, ora invece, che conosce tutte le carte e che l’interrogatorio sarebbe un suo diritto, ha deciso di non sottoporvisi.

Raffaele Lombardo, quindi, si tira indietro, come del resto è sua abitudine.

Prima si diceva sicuro che nessuna indagine avrebbe potuto riguardarlo, poi ha dichiarato che la sua posizione sarebbe stata archiviata, ancora dopo ha chiesto d’essere interrogato, ed ora invece non ha più nulla da chiarire.

Forse, la decisione è stata suggerita dai suoi avvocati, i quali, memori del fatto che nel corso della conferenza stampa indetta qualche mese fa dal governatore, finì per ammettere tutte le frequentazioni, in questa occasione devono avergli suggerito: <>

Sta di fatto, che non chiarirà un bel niente. E del resto, ci chiediamo: cosa potrebbe mai chiarire di fronte alla gravità delle accuse?

Molto meglio sottrarsi alle domande dei PP.MM.

Certo, però, sarebbe stato interessante chiedergli come ha fatto a comprare in pochi anni beni immobili per milioni di euro a fronte di uno stipendio da parlamentare?

Come ha fatto ad intrattenere rapporti politici con boss mafiosi ed in cambio di cosa?

Come mai dalle intercettazioni realizzate dopo gli arresti qualcuno afferma di avere ricevuto la solidarietà del Presidente?

Che rapporti c’erano con il geologo-massone Barbagallo?

E con Basilotta?

E con Bevilacqua?

E con Liga?

E cosa ne sa del fotovoltaico?

E della Formazione?

Avrebbe potuto chiarire queste e tante altre questioni, Raffaele Lombardo, ma ha deciso che è meglio non rispondere.

http://www.sudpress.it/antimafia/la-schizofrenia-difensiva/

Nessun commento:

Posta un commento