lunedì 23 maggio 2011

L'attacco di Grasso al governo "Come dialogare con chi ci insulta?"

Alta tensione al convegno organizzato nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone con il procuratore nazionale antimafia e il ministro della Giustizia Alfano Pietro Grasso, al centro, durante il corteo di questa mattina
"Come è possibile dialogare con chi ti prende a schiaffi, con chi chiama i magistrati matti, cancro, golpisti?". Nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone, Pietro Grasso rompe i convenevoli di rito, nel giorno della commemorazione di Giovanni Falcone, e replica così al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ospite come lui del dibattito "Giovanni e Paolo, due italiani", moderato da Giovanni Minoli. Proprio Minoli aveva appena chiesto al procuratore nazionale Antimafia una battuta per smorzare la tensione tra magistrati e potere esecutivo.

Sulla riforma della Giustizia, Grasso ha sottolineato: "Io la contesto dal titolo. Non è una riforma della giustizia ma del rapporto tra magistratura e politica. Nel senso che la riforma che attendevano i cittadini è qualcosa di diverso, la possibilità di celebrare rapidamente un processo, eliminando regole e orpelli che ne rallentano lo svolgimento".

"Questo anniversario - ha detto Grasso - cade in un momento in cui i magistrati sono spesso messi sotto accusa, ma questo non ci deve turbare più di tanto anche se ci sono tentativi di delegittimazione noi dobbiamo rispondere con i fatti, i comportamenti, il lavoro, i nostri provvedimenti. Non dobbiamo accettare la rissa e dobbiamo continuare a fare il nostro dovere come abbiamo sempre fatto e come i cittadini vogliono".

Il ministro Alfano ha sottolineato: "Noi lavoreremo sempre perché sia garantita l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati e nessuna nostra riforma vorrà mettere i Pm sotto l'esecutivo. Crediamo che l'autonomia e l'indipendenza dei magistrati siano un presidio di legalità che non va toccato". Del procuratore Grasso, il guardasigilli ha detto: "E' un uomo delle Istituzioni che non fa sconti al Governo ma che non si pone al servizio di una parte politica e questa è una cosa importantissima".


(23 maggio 2011)
fonte : la Repubblica

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