giovedì 28 aprile 2011

Ecco come il governo Lombardo vuole fare cassa

La Regione a corto di soldi punta a fare cassa ed ecco in arrivo una raffica di aumenti per i siciliani, che rischiano tra qualche mese di riceve una bolletta dell'acqua più salata e pagare di più l'affitto di un ombrellone o l'ormeggio di una barca. Di sicuro si pagherà di più per ottenere la patente automobilistica, e per tutte le famiglie è pronto l'invio di cartelle esattoriali, con annesso rischio pignoramenti dei propri beni, anche per semplici ritardi nel pagamento di Tarsu e Tia per lo smaltimento dei rifiuti.

Mentre con una altra norma ad hoc, perfino fare una passeggiata nelle 72 riserve naturali dell'Isola o nei quattro parchi, delle Madonie, dei Nebrodi, dell'Etna e dell'Alcantara, costerà 10 euro. Ecco tutti gli incrementi di tasse e tariffe che peseranno sulle tasche dei siciliani, inserite dal governo Lombardo nella Finanziaria da oggi in discussione all'Ars. Norme che servono a fare cassa e a riequilibrare i conti di una Regione che deve far fronte a una differenza tra entrate e uscite di circa 2 miliardi di euro. E già in molti sono pronti a protestare, dai sindaci che si dicono "nettamente contrari" all'introduzione di ticket in riserve e parchi, ai privati che gestiscono porti turisti e che, in caso di aumento delle concessioni, sono pronti a rivalersi sugli utenti.

Le bollette dell'acqua. La Regione vuole raddoppiare i canoni di utilizzo di acqua pubblica per uso potabile o irriguo, e solo con questi incrementi conta d'incassare circa 30 milioni di euro in più all'anno. Una norma inserita in Finanziaria di fatto consente all'Ente acquedotti siciliano di raddoppiare i canoni annui, fino a un massimo di 2.500 (il tetto in precedenza era di 1.250 euro). Questi aumenti potrebbero scattare subito per le utenze gestite direttamente dell'Eas (una quarantina di Comuni tra Trapani, Catania e Messina), ma presto potrebbero scattare anche per tutto il resto degli utenti di gestori privati, che dovranno pagare di più l'acqua prelevata dagli invasi gestiti dall'Eas. Un vero salasso scatterà invece subito per gli agricoltori, visto che raddoppiano anche i canoni per uso irriguo. "È davvero singolare che mentre combattiamo la battaglia per ridare la gestione dell'acqua agli enti pubblici, il governo voglia autorizzare aumenti delle tariffe ai gestori privati, che quindi farebbero scattare subito gli incrementi nelle bollette", attacca il deputato del Pd, Giovanni Panepinto.

Le cartelle esattoriali per la tassa sui rifiuti. In arrivo cartelle esattoriali anche per chi ha semplici ritardi nel pagamento della tassa sui rifiuti, sia Tarsu che Tia. La Regione, infatti, per "garantire continuità alle Srr (le società che stanno sostituendo gli Ato rifiuti, ndr), autorizza quest'ultime a trasmettere alla Serit l'elenco dei contribuenti debitori per il periodo d'imposta dell'anno precedente, al fine della diretta iscrizione in ruolo senza la preventiva emissione degli avvisi di pagamento cosiddetti bonari". La norma è chiara: la Serit, ricevuto l'elenco, entro 60 giorni deve far scattare la cartella esattoriale anche per ritardi che fino a ieri venivano superati con il semplice pagamento della tassa. In questo modo non solo scattano immediatamente gli interessi, ma la Serit potrebbe avviare subito anche i pignoramenti.

Le concessioni di porti e spiagge. La Regione vuole inoltre incrementare del 75 per cento tutte le concessioni demaniali marittime nelle zone costiere ad alta valenza turistica. I gestori di lidi balneari e di porticcioli turistici sono pronti quindi ad incrementare i tariffari per gli utenti, e hanno già inviato una lettera al presidente della Regione chiedendo di rivedere questa norma. Il presidente del Distretto regionale della nautica, Antonio Di Monte, ha già fatto i conti: "Nel caso di Marina di Ragusa, a esempio, si passerebbe dagli attuali 164.000 euro annui pagati dall'azienda privata per gestire il porto a oltre 280.000 euro, mentre per Marina di Cala del Sole a Licata si passerebbe dai previsti 298.000 euro ad oltre 520.000 euro annui", scrive Di Monte.

Il ticket in parchi e riserve naturali. Una norma prevede l'avvio di ticket, di almeno 10 euro, per l'ingresso nelle aree attrezzate dei parchi Nebrodi, Madonie, Etna e Alcantara e anche nelle 72 riserve naturali protette, da Vendicari a Favignana, passando per la Foce del fiume Platani o l'Oasi del Simeto, solo per fare qualche esempio. I sindaci sono sul piede di guerra: "Siamo pronti a occupare permanentemente le sale consiliari dei Comuni in segno di protesta", dice il sindaco di Ustica, Aldo Messina.

Il rilascio di patenti. Raddoppiano anche alcune tariffe della Motorizzazione civile regionale, con aumenti che variano dai 14 euro per il rilascio della patente ai 37 euro per le targhe delle auto, fino a 123 euro per la partecipazione alla sessione di esame per l'esercizio di "autotrasporto di persone".

fonte:la Repubblica

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