Il dibattito sull’applicazione del federalismo fiscale divide l’opinione pubblica, suscitando sentimenti positivi nel Nord e diffuse inquietudini in Sicilia e nel Sud del Paese: per molti si tratta di un processo i cui effetti futuri appaiono di difficile comprensione.
Il 67% dei siciliani si dichiara contrario all’attuazione della riforma federale, mentre appena un quinto appare favorevole; il 13%% non esprime un’opinione in merito.
I risultati dell’indagine, condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, forniscono l’immagine di un Paese spaccato. Favorevole al federalismo è il 67% dei residenti al Nord, il 40% di chi vive nelle regioni del Centro, ma appena un quinto dei cittadini siciliani, che guardano con perplessità all’attuazione del federalismo fiscale, temendo che possa privilegiare il Nord del Paese a scapito della Sicilia e delle regioni del Mezzogiorno.
“Le posizioni – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - si differenziano sulle modalità di applicazione. Circa un terzo degli italiani, per lo più residenti al Nord, esprime una posizione piuttosto radicale, sostenendo che ogni regione deve sostenersi utilizzando esclusivamente il gettito fiscale raccolto nel proprio territorio; il 64%, invece, considera necessaria una perequazione, affermando che sia giusto che una parte delle risorse delle regioni più ricche debbano essere utilizzate per sostenere le aree in ritardo di sviluppo”.
I dati sulla soddisfazione per i servizi pubblici, rilevati dall’Istituto Demopolis, disegnano l’immagine di una profonda e persistente sperequazione tra Nord e Sud. E appare diffusa la sensazione che la riforma federale possa determinare un ulteriore peggioramento della qualità dei già precari servizi al cittadino nell’Isola e nel Mezzogiorno. In questo scenario, il 58% dei siciliani appare convinto che il federalismo fiscale possa, in prospettiva, rappresentare un rischio per la già fragile coesione sociale del Paese.
Nota metodologica - L’indagine è stata realizzata dall’1 al 6 febbraio dall’Istituto Demòpolis su un campione di 600 intervistati, rappresentativo degli elettori siciliani. I dati di confronto nazionali sono tratti da una rilevazione demoscopica condotta, nel medesimo periodo, su un campione di 840 cittadini- rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, nell’ambito del Monitor continuativo Demòpolis sull’opinione pubblica del Paese. Direzione e coordinamento di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione con metodologia CATI-CAWI di Marco E. Tabacchi. Approfondimenti su www.demopolis.it
fonte:SiciliaInformazioni
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