Il ministro della Difesa, il siciliano Ignazio La Russa, è stato chiarissimo: posto che il residence di Mineo sarà destinato ai richiedenti asilo, gli extracomunitari che sono sbarcati nelle ultime settimane e quelli che verosimilmente sbarcheranno nei prossimi giorni potranno essere accolti in strutture militari dismesse. Ma solo in quelle del Centro-sud. Il ministro nato a Paternò (provincia di Catania) non spiega perché i siti del nord non saranno coinvolti.
E allora è Enzo Bianco, senatore del Pd ed ex ministro degli Interni, a denunciare il motivo per il quale, a suo dire, il Settentrione verrà risparmiato dal problema immigrati. "La Russa non ha la forza di opporsi alla Lega Nord - attacca l'ex sindaco di Catania - È in posizione supina. Trovo vergognoso l'atteggiamento assunto dal ministro della Difesa. La sua è volgare sudditanza".
Eppure La Russa sostiene che la scelta di risparmiare le regioni settentrionali è dovuta al fatto che gli sbarchi avvengono al Sud.
"È una teoria fallimentare. Peraltro il problema che l'Italia deve affrontare in questi giorni non è nemmeno una novità assoluta. Una situazione simile il Paese l'ha già affrontata in passato e lo ha fatto in modo diametralmente opposto".
A quale precedente fa riferimento?
"Al maxi esodo dall'Albania del 2000-2001. Arrivarono migliaia di persone. Soprattutto in Puglia, ma io che ai tempi ero il ministro degli Interni non mi sarei mai sognato di trattenerle tutte in quella regione o esclusivamente nel Centro-sud. Perché se del problema immigrazione si fanno carico tutte le regioni, i disagi si riducono notevolmente e si possono concretamente avviare i processi di integrazione con gli extracomunitari. Con l'esodo degli albanesi ha funzionato".
Ma perché un piano del genere non può funzionare con il coinvolgimento delle sole regioni del Sud e del Centro?
"Non può funzionare perché questo piano contiene un'odiosa disparità a vantaggio del Nord. Anche La Russa evidentemente ne è consapevole. Altrimenti non avrebbe scelto di tenere nascosti i nomi degli ex siti militari dove troveranno una sistemazione gli immigrati. Il segreto, sono parole del ministro, serve a evitare che la gente possa "allarmarsi"".
Intanto si è allarmata la Lega Nord. Ma davvero lei crede che il ministro non possa opporsi al partito di Bossi?
"La Russa non è nelle condizioni di balbettare nemmeno un "ma", un "tuttavia" un "però". Deve obbedire punto e basta. Non ha alcuna autonomia. Il Carroccio è in grado di staccare la spina al governo Berlusconi in ogni momento. Il partito di Bossi fa i suoi interessi e il ministro della Difesa può solo obbedire. Così il siciliano La Russa con la questione degli immigrati sta lavorando per trasformare il meridione nella pattumiera d'Italia. E dire che potevamo diventare un esempio per l'Europa".
In che modo?
"Creando accordi internazionali sulla gestione delle frontiere. Il prototipo del Frontex ha visto la luce quando ero ministro degli Interni. Allora siglammo accordi con la polizia slovena ma anche con i tedeschi e gli austriaci. Bisogna collaborare. E bisogna farlo cominciando dalle regioni. Se ognuno si chiama fuori dal problema va a finire che nessuno lo risolverà. E le conseguenze per il Paese saranno pesantissime. Ma La Russa come fa a spiegarlo alla Lega?".
fonte: la Repubblica
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