martedì 22 marzo 2011

PER QUANTO TEMPO ANCORA VOGLIAMO SUBIRE ?

Lampedusa scoppia, il numero degli immigrati ha superato quello dei residenti.
Gli immigrati, sono tutti giovani attorno ai ventanni, non c'è cibo, non ci sono docce, non ci sono servizi igienici, e quindi sono giovani affamati, sporchi, sono costretti a fare i loro bisogni dapertutto, e per tutto questo sono molto arrabbiati; da un momento all' altro la situzione può sfuggire di mano...
Maroni e il governo, ne sono consapevoli e fino adesso hanno fatto soltanto delle vaghe promesse per affrontare la situazione; Maroni chiede all' Europa di farsi carico degli immigrati dichiarando che l ' Italia da sola non ce la può fare, PERO' DI FATTO PRETENDE CHE A FARSENE CARICO SIA SOLTANTO LA SICILIA !
L ' Italia ha 20 regioni, se gli immigrati che stanno a Lampedusa fossero distrubuiti, il peso sarebbe davvero minimo : All' incirca 250 immigrati per regione!
In base a queste considerazioni non sembra fuori luogo ritenere che la scelta di Maroni & company sia una scelta politica-elettoralistica fatta sulla pelle dei cittadini di Lampedusa, della Sicilia tutta, e sulla pelle degli immigrati.
Mentre la Lega " detta legge e condizioni ", assistiamo all' inerzia più totale delle istituzioni siciliane, non c'è alcuna ferma presa di posizione in merito del Presidente della Regione Siciliana, di fatto c' è un silenzio assordante con qualche miagolìo in sottofondo, c' è una colpevole latitanza !
Siciliani, per quanto tempo ancora dobbiamo subire le scelte del governo italiota e dei suoi ascari siciliani?
Rialziamo la testa e diciamo BASTA !!!

1 commento:

  1. "L'isola non diventi un carcere a cielo aperto. Continuare a trattenere oltre 5.000 persone su uno scoglio di venti chilometri quadrati, completamente dipendente dalla terraferma per ogni forma di approvvigionamento, non può essere frutto di superficialità o incompetenza. Questa scelta appare, piuttosto, come una strategia precisa, volta a scaricare sull'isola e sui suoi abitanti, che finora hanno resistito con dignità e solidarietà, le situazioni di disagio, calpestando la dignità e i diritti dei migranti". Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, commenta la situazione in corso a Lampedusa.

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