Stiamo uscendo da questa tornata referendaria, la quale ha visto vincente la volontà del popolo nei confronti dei partiti.
Infatti il quorum è stato raggiunto con ben il 57% degli aventi diritto al voto, cifra notevole se consideriamo che il quorum
non veniva raggiunto dal 1995 e soprattutto valutando le condizioni della nostra informazione, ormai chiaramente politicizzata e controllata
a livello televisivo, e con una buona parte della stampa dichiaratamente schierata a favore del centrodestra.
Alla vigilia nessuno avrebbe sperato su un risultato del genere sia alla luce degli inviti del Governo a non votare, rivolti agli elettori del centrodestra, sia per lo scorporamento dalle amministrative,
sia come detto prima per la scarsa informazione mediatica, ma soprattutto per le condizioni meteo, invitanti per una giornata al mare o comunque insieme alla famiglia.
Invece no! Questa volta il cittadino, soprattutto grazie ad internet, ormai unica fonte di informazione libera, e alla libera condivisione di questa battaglia fra i cittadini.
I maggiori timori erano rivolti nei confronti del meridione, in cui alle scorse nazionali c'è stata la maggiore percentuale di astensionismo; ormai i popoli meridionali non credono
più in questa politica nazionale e questo è sotto gli occhi di tutto.
Si temeva soprattutto per la Sicilia, causa un elettorato ormai sconvolto da una politica regionale inesistente, con comuni con amministrazioni deliranti, vedi Palermo e Catania, e soprattutto
causa il timore di una minore diffusione del messaggio informatico rispetto al corpo elettorale nazionale.
Inizialmente la situazione era poco incoraggiante; al primo rilevamento di ieri a mezzogiorno, Palermo si collocava al 19esimo posto nella classifica dell'affluenza per capoluoghi di Regione,
dietro solo a Catanzaro,con paesini dell'entroterra siciliano che arrivavano al 2-3% a malapena.
La ragione era in effetti che le famiglie, i gruppi di amici e le comitive ne hanno approfittato per una giornata al mare sui lidi siciliani; al rilevamento delle 19 e a quello delle 22 difatti la situazione è globalmente migliorata, con la Sicilia risalita davanti a Campania, Basilicata e Calabria nella classifica per affluenza delle Regioni,
stazionando intorno al 38,9%.
Alle 15 di oggi tuttavia è arrivato un dato incoraggiante:
SICILIA : 52,68%
Agrigento 59,58%
Caltanissetta 49,94%
Catania 49,87%
Enna 58,65%
Messina 53,70%
Palermo 50,44%
Ragusa 60,00%
Siracusa 56,03%
Trapani 48,70%
In quasi tutti i capoluoghi si è superato il quorum oppure lo si è sfiorato per pochissimo. Ottimo risultato di Ragusa, che si piazza al primo posto fra i comuni del Sud Italia per percentuale
di votanti; ottimo anche il dato di Palermo, soprattutto dopo le scorse provinciali in cui votarono solo il 17% degli aventi diritto al voto.
Una Sicilia che da un segnale forte, dall'entroterra, con comuni che hanno sfiorato anche picchi del 70%, come ad esempio a Petralia Sottana, fermatasi al 68,4%,
fino alla costa, con Terrasini addirittura sopra il 70%. I siciliani si stano svegliando e soprattutto si stanno attrezzando in modo da aprirsi all'unica informazione libera in questo momento, internet.
Pietro Minardi
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