Il primo nucleo dell’ EVIS – Esercito Volontario per l ‘Indipendenza Siciliana – non nacque per decisione del direttivo centrale indipendentista, ma per iniziativa personale di Antonio Canepa.
Dopo aver fatto saltare l’ aeroporto di Gerbini all’ inizio del ’43 ( utilizzato dai tedeschi come aeroporto militare ) Canepa era sparito da Catania per andare a svolgere una missione al nord.
Ci sono notizie infatti sull’ attività partigiana da lui svolta a Firenze nei primi mesi del 44, e sembra che i tedeschi avessero messo una taglia su di lui. Canepa comunque tornò a Catania nell’ autunno del 44 e si pose ad organizzare una forza armata indipendentista. Nei suoi rari contatti con il movimento separatista, egli sosteneva che l ‘indipendenza si sarebbe dovuta conquistare con la forza. Ma Canepa era guardato con una certa freddezza, perché era un uomo di sinistra.
Per i latifondisti del movimento separatista, parlava troppo di riforme; inoltre criticava apertamente l ‘indirizzo reazionario del gruppo dirigente indipendentista.
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