REGGIO CALABRIA - Un duro colpo alla cosca Commisso di Siderno, fra le più ramificate della 'ndrangheta, è stato inferto questa mattina da carabinieri e polizia di Reggio Calabria che, nel corso di un'operazione congiunta, hanno arrestato 53 persone accusate di associazione mafiosa. La cosca, attiva nella Locride, aveva filiazioni anche in altre regioni e all'estero, in particolare in Canada. Tra i fermati c'è anche l'ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, accusato di essere inserito a pieno titolo nella cosca.
L'ex primo cittadino "contribuiva a dirigere e coordinare il sodalizio prendendo le decisioni più rilevanti, impartendo ruoli e disposizioni agli altri associati", hanno spiegato i carabinieri. Sindaco di Siderno fino allo scorso marzo, prima esponente del Pdl, poi dell'Epa, Figliomeni aveva aderito all'Mpa e alle ultime elezioni in Calabria aveva appoggiato, candidandosi, l'ex governatore Agazio Loiero. In seguito alla sua decisione di candidarsi alle regionali, la maggioranza dei consiglieri comunali di Siderno si era dimessa provocando lo scioglimento dell'Ente che è adesso gestito da un commissario prefettizio.
La posizione dell'ex sindaco si sarebbe appesantita al punto che il fermo è stato richiesto d'urgenza dalla Procura di Reggio Calabria che chiederà al gip la convalida nei prossimi giorni. Figliomeni è fratello di Antonio, già arrestato la scorsa estate nell'ambito dell'operazione "Crimine" in quanto considerato uno dei promotori
e dirigente della cosca Commisso.
fonte: la Repubblica
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