Notte di Natale a scuola, senza riscaldamento. L'hanno trascorsa Teo e Francesco, due studenti del liceo Cannizzaro di Palermo, occupato dal 14 dicembre. I due, di 18 e 17 anni, hanno deciso di mantenere il presidio di protesta contro la Riforma dormendo sui banchi nei sacchi a pelo anche nei giorni di festa. E hanno intenzione di andare avanti almeno sino alla fine delle vacanze.
Dopo l'approvazione della legge Gelmini, e in vista del periodo natalizio, la quasi totalità delle scuole ha deciso di interrompere la protesta. Dei circa 40 istituti occupati da metà novembre, a fasi alterne, soltanto tre hanno deciso di andare avanti: il Cannizzaro, appunto, la succursale del classico Garibaldi e lo scientifico Benedetto Croce.
"Resistiamo - dice Teo, appena svegliato dallo squillo del telefono - per dimostrare che la nostra occupazione non è stata decisa per fare vacanza. Siamo qui per tenere accesa la fiammella della speranza. E' vero, il ddl Gelmini è stato approvato, ma questo non fa che aggravare il disagio degli studenti italiani; è un motivo in più per continuare la protesta".
Durante il giorno a scuola si radunano un po' di ragazzi, una cinquantina, "ma la notte - aggiunge Teo - restiamo soli. Ieri sera sono venuti alcuni genitori a portarci da mangiare, mia madre ha cucinato lasagne e anelletti al forno, carne lessa con le patate. Tutto molto buono. Poi sono andati via, ma più tardi qualcuno tornerà. Il pasto è assicurato".
Domani al Cannizzaro ci sarà un'assemblea dei ragazzi che costituiscono il servizio d'ordine: "decideremo le iniziative per i prossimi giorni, ma è nostra intenzione non mollare, su questo punto abbiamo le idee chiare", spiega Teo.
(25 dicembre 2010)
fonte: la Repubblica
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