domenica 12 settembre 2010

I PRECARI DELLA SCUOLA BLOCCANO GLI IMBARCADERI DI REGGIO E MESSINA

Sono circa un migliaio della scuola che stanno manifestando a Messina contro i tagli dei posti di lavoro previsti nel ddl Gelmini. Insegnanti e personale Ata, provenienti da tutte le province della Sicilia, sono concentrati in piazza Cairoli, dove continuano ad arrivare manifestanti. Presenti anche alcuni rappresentanti di altre regioni: Basilicata Campania e Puglia, mentre dall'altra parte dello Stretto, a Villa San Giovanni, si sta svolgendo un'analoga manifestazione di precari calabresi, ma non solo. Numerosi gli striscioni che inneggiano contro la politica dei tagli del governo. Alcuni manifestanti indossano t-shirt con scritto "Né farabutti, né fannulloni, sono lavoratori", e i cori ripetono "Vogliamo un solo licenziato: ministro Gelmini disoccupato". Numerose le bandiere della Cgil. Una precaria di 25 anni, Claudia Urzì, del coordinamento di Catania, spiega che "quello di oggi è un ponte umano che unisce le giuste rivendicazioni dei lavoratori, contro quel ponte degli sprechi che dovrebbe unire Sicilia e Calabria". Massiccia la presenza delle forze dell'ordine.
Tensione a Messina tra manifestanti e polizia. Le forze dell'ordine hanno creato un cordone per impedire ai precari, giunti alla stazione ferroviaria, di dirigersi verso gli imbarcaderi. Ma alcuni manifestanti sono riusciti ad aggirare il blocco, imboccando un accesso alternativo, dal lato dei binari, e sono arrivati davanti a un traghetto, dove però sono stati fermati dalla polizia prima di poter salire sulla nave. Un migliaio, dei circa quattromila manifestanti, adesso si trova all'invasatura degli imbarcaderi Fs, davanti alla nave "Riace". I manifestanti si sono seduti sul molo e hanno di fronte uno spesso cordone di polizia.
Il migliaio di precari della scuola, che staziona sul molo delle Fs all'imbarcadero di Messina, ha bloccato il collegamento da e per Villa San Giovanni, occupando tutte le invasature. Le navi non possono salpare né attraccare. Anche i precari radunati sulla sponda calabrese dello Stretto, a Villa San Giovanni, stanno bloccando il viale che dagli imbarcaderi conduce verso l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, con conseguente paralisi del traffico.
A Villa San Giovanni i manifestanti si sono mossi in corteo percorrendo viale Italia, che si trova all'uscita degli imbarcarderi e conduce verso la A3, quindi, giunti a metà, si sono fermati e seduti per terra. Il blocco, secondo quanto è stato riferito, dovrebbe essere temporaneo. Prima della partenza del corteo c'é stato anche un chiarimento tra i rappresentanti sindacali della Rdb e della Cgil che hanno così ricomposto le incomprensioni che si erano registrate all'inizio della manifestazione. Nel corso di un'assemblea improvvisata, i rappresentanti calabresi della Rdb hanno poi sostenuto che "la lotta comincia a dare i primi risultati. Domani incontreremo l'assessore regionale alla pubblica istruzione. Ai politici, poi, diciamo basta con le passarelle ed al ministro Maroni diciamo che la legalità passa anche dall'istruzione". "Non vogliamo - hanno aggiunto i sindacalisti - l'elemosina dei progetti regionali perché non servono. Occorrono investimenti per la scuola e per i docenti". Elisabetta Bambello, della Cgil Flc comprensoriale di Reggio Calabria, e Gemma Sorbonà, della Cgil precari, hanno sottolineato come lo scorso anno "20 mila precari sono rimasti senza contratto ai quali se ne aggiungeranno altri 25 mila quest'anno. Chiediamo quindi la riapertura del turn over". "Tendiamo la mano - hanno aggiunto le sindacaliste - all'altra sponda dello Stretto. Calabria e Sicilia sono le regioni più colpite dai tagli della Gelmini". Volantini in cui sono spiegate le ragioni della protesta, vengono consegnati agli automobilisti in coda.

fonte : SiciliaInformazioni

Nessun commento:

Posta un commento