“Le ferie son finite e una nuova stagione politica si affaccia al vicino orizzonte”. Così, dalle pagine del suo blog, lo staff del sottosegretario alla presidenza, Gianfranco Micciché, annuncia il percorso che sembrerebbe riportarlo nell’alveo del Pdl ufficiale. Un messaggio inviato, prima di tutti, al presidente Raffaele Lombardo. “C’è nell’aria qualcosa di nuovo – si legge nel post – si respira quel non so che di mutamento, si ha quasi la stessa sensazione, un pò strana, del dopo terremoto, quando non sai se è finito tutto o se altre scosse di assestamento torneranno ad insidiarti. E si resta in attesa. Un’attesa silenziosa, in apnea”. Nel post ci si chiede se i cinque punti programmatici riusciranno a tenere coesa “la fortezza del Centrodestra” o “si rivelerà una linea Maginot, al di là della quale preparare e pensare a nuove elezioni”. Poi si va dritto al punto.
“A proposito di linee ed orizzonti, c’è da scorgere con grande attenzione l’orizzonte siciliano, dove s’addensano, minacciose, nubi, provenienti dai cieli capitolini, pronte a portare qui da noi piogge, fulmini, vento e tempeste. Qui nessuna linea è stata segnata, per cercare di tenere la barra dritta e garantire continuità ad un’azione governativa che, infatti, stenta a decollare”.”E’ dal 2008 che assistiamo a una politica siciliana destrutturata e per questo precaria – continua il post – La litigiosità all’interno del Centrodestra si mescola inevitabilmente con quella del Centrosinistra e crea un mix esplosivo d’instabilità, che certo non fa bene ai siciliani, la cui volontà, invece, era stata chiara nell’affidare le sorti della Regione a un Governatore e ad una coalizione, che stabilmente avrebbero dovuto pensare solo e semplicemente a governare la Sicilia.
Ecco, potrebbe essere questo un nuovo orizzonte della politica siciliana! Non nubi minacciose, ma l’azzurro di un percorso chiaro, che riprenda quel filo d’Arianna srotolato 2 anni fa dai siciliani e permetta loro di uscire dal labirintico circolo dei governi seriali e di tornare indietro, a casa: quella che un tempo si chiamava Casa delle Libertà e che fu per anni la casa sicura di una coalizione forte, vincente, rassicurante.
Un filo, una linea tracciata secondo un preciso schema programmatico, attorno al quale continuare a lavorare per la Sicilia. Non un patto di legislatura, non alleanze pre- elettorali, non alchimie e strategie da Monopoli, bensì un chiaro e semplice accordo programmatico. E se anche Lombardo, anzichè presentare un quarto governo, si presentasse in Aula con dei punti (semplificazione burocratica, iniziative per l’occupazione, diminuzione degli sprechi, tutela del territorio, ecc …) e su questi chiedesse alle forze politiche che lo hanno sostenuto e lo sostengono l’ok per andare avanti? Questo si che sarebbe un nuovo orizzonte …”.
Fin qui sembrerebbe chiaro l’auspicio di Miccichè a un ritorno all’unità nel Pdl e della vecchia coalizione che ha portato Lombardo a palazzo D’Orleans. Ma così non è. Un commento, firmato proprio da Gianfranco Micciché, rimette le cosa a posto. “Ho appena letto il redazionale: l’ultima trovata di sti scalcamanati della redazione del blog. Altro che ribelli! Questi qua sono dei veri guasconi e lasciarli liberi di scorazzare a destra e a manca tra le pagine del blog…che guai che combinano! Ma che vogliamo farci? Io sono fatto così: a me piace lasciare che i miei pensino, riflettano, provochino, immaginino e si divertano anche, sentendosi liberi di farlo, perchè lo sono. Insomma, tra zanzarate e redazionali, me ne fanno una al giorno e non so se questo mi farà invecchiare prima o se invece mi manterrà giovane … però è divertente!”.
fonte : Livesicilia
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