Se sei un neodiplomato, vivi a Catania e intendi proseguire gli studi nella tua città, non devi fare altro che pagare!. Per l'anno accademico 2010-2011, l'ateneo siciliano detta questa condizione. Diversamente, vai altrove.
E' di ieri la notizia del primo caso in tutta Italia di un ateneo che introduce test obbligatori per tutte le sue facoltà. Il motivo?. Non ci sono fondi sufficienti per garantire un servizio a tutti coloro che ne fanno richiesta. A fronte di ciò,i 12.263 neodiplomati che hanno fatto domanda per iscriversi al primo anno dovranno quindi contendersi i 9.270 posti complessivamente disponibili attraverso una prova di ingresso.
Caro studente catanese, per studiare nella tua città, non serve buona volontà, ma innanzitutto soldi. Per la precisione, 40 maledetti e fetenti euro!. Se ce li hai bene. Se non li possiedi, che problema c'è?. Basta emigrare!. Del resto, che vuoi farci: mancano i fondi!. E a coronamento di questo calcio sul sedere degli studenti, intervistato dai microfoni di Tg3 Rai Sicilia, il rettore e presidente del coordinamento regionale dell'Udc Sicilia Antonino Recca, non solo dichiara candidamente di non potere fare nulla per quei 2.993 studenti esclusi dai test, ma rincara la dose asserendo di sperare che buona parte delle nuove matricole 2010-2011, abbandonino il corso di studi già dopo i primi mesi, sì da poter fare rifiatare non solo le casse dell'ateneo, ma anche tutta la sua struttura organizzativa. In altre parole, il rettore incita esplicitamente all'abbandono dello studio nonchè all'emigrazione verso altre sedi universitarie. Bravo Signor rettore!. Gran bell'esempio il suo!!. Che sia normale il fatto che molti studenti lascino perdere l'avventura universitaria per svariati motivi, può anche starci. Ma che sia proprio un rettore a cavalcare un simile desiderio è del tutto sconcertante!. Degno di una vergognosa strafottenza!!.
E i "signori" politici cosa ne pensano?. SSSSShhhhhh, silenzio. Stanno lavorando per voi. Intelligenti pauca.
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