lunedì 9 agosto 2010

Lettera con proiettile di kalashnikov al figlio di Ciancimino, di 5 anni

- Una lettera di minacce con un proiettile di kalashnikov indirizzata al figlio di Massimo Ciancimino, Vito Andrea, di 5 anni, è stata recapitata questa mattina nell'abitazione palermitana di via Torrearsa, dove risiede la famiglia Ciancimino. Nella lettera si legge: "Le colpe dei padri infami e traditori ricadranno sui figli".

L'intestazione sulla busta è scritta a mano in stampatello, e come destinatario è indicato Vito Andrea Ciancimino, il figlio di Massimo, nipote del ex sindaco di Palermo, Vito. Non è la prima volta che vengono rivolte intimidazioni contro Massimo Ciancimino, ma il padre definisce una "vigliaccata" la lettera contro il figlio.

"Perché prendersela con un bambino di appena cinque anni? Che senso ha inviare un proiettile di kalashnikov a mio figlio Vito Andrea? Basta, sono stanco. Non voglio più parlare con i magistrati. Sono questi i vantaggi di cui godrei?"

La busta è arrivata questa mattina, senza affrancatura, nell'abitazione palermitana di Massimo Ciancimino che da tempo vive a Bologna. Nella lettera il nome del bambino è scritto a caratteri cubitali. All'interno si vede in bella mostra il proiettile di kalashnikov e la scritta: "Le colpe dei padri infami e traditori ricadranno sui figli. Lei e i suoi complici siete stati avvisati da troppo tempo. Lei e i suoi amici magistrati sarete la causa di tutto".

Massimo Ciancimino vuole, inoltre, chiedere alla Feltrinelli di ritirare dal commercio il suo libro Don Vito, pubblicato tre mesi fa, in cui il figlio dell'ex sindaco racconta la sua vicenda personale e i particolari inediti sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e la mafia nel 1992. "Basta - conclude - non voglio più saperne. Mio figlio deve restare fuori da tutto. E' mio figlio. E ha cinque anni'

Ciancimino jr scosso dalla notizia ha anche dichiarato di non voler più essere ascoltato dai magistrati in merito alla "trattativa" tra Cosa nostra e lo Stato e si è presentato in Procura con la lettera di minacce e il proiettile.

fonte : la Repubblica

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