sabato 28 agosto 2010

Sciopero della fame, precario finisce in ospedale e sospende il digiuno

Pietro Di Grusa, uno dei tre precari della scuola in sciopero della fame da due settimane, e’ stato trasportato stamattina nell’ospedale di Villa Sofia per un malore. L’uomo e’ cardiopatico e da quando ha cominciato lo sciopero ha interrotto la terapia farmacologica. In ospedale i medici gli hanno somministrato farmaci attraverso flebo. I figli del precario sono accorsi nel nosocomio, chiedendo al padre di interrompere lo sciopero della fama. ”Mi hanno abbracciato e supplicato – racconta Di Grusa – Mi hanno detto: Non ci serve un padre morto, ma un padre vivo, anche se povero, e dignitoso”. L’uomo e’ stato dimesso nel pomeriggio, adesso si trova a casa e ha sospeso il digiuno, anche su suggerimento dei sanitari. ”I miei figli mi chiedono di non scherzare con la vita – Continuero’ la protesta in altro modo, da stasera riprendero’ ad alimentarmi e a sottopormi alla terapia. Proseguiro’ la lotta sotto altre forme”.

Pietro Di Grusa, collaboratore scolastico precario da 25 anni, ha perso il lavoro un anno e mezzo fa. ”Credo nello Stato e nella Costituzione – aggiunge Di Grusa – ma dubito che il governo di Roma possa fare qualcosa. Mi rivolgo alla Regione siciliana nella speranza che possa aiutarci”. ”Siamo partiti senza bandiere ne’ politiche ne’ sindacati – conclude Di Grusa – per difendere il posto di lavoro, per questo mi auguro che la nostra protesta non venga strumentalizzata”.

fonte : Livesicilia

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