“Le rivelo che nei servizi opera un alto funzionario indagato per strage di mafia. Per la strage di via d’Amelio, per capirci. Non una strage colposa perché ha provocato un incidente ferroviario, ma per l’assassinio di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta. E mi riferisco ad un alto funzionario che è ancora in servizio nella nostra intelligence”. Carmelo Briguglio, componente del Copasir, il Comitato di controllo sui servizi segreti, nel corso del suo intervento a KlausCondicio, ha rivelato che un dirigente dei servizi segreti è indagato per Via D’Amelio e che rimane al suo posto. “Ho chiesto che venisse sospeso in attesa di un proscioglimento, ma è ancora in piena attività”, ha aggiunto il deputato finiano. “Come se negli Stati Uniti d’America un funzionario che fosse in qualche modo sospettato di essere stato coinvolto nella vicenda terroristica delle Torri gemelle potesse stare anche per un minuto dentro la struttura dei servizi di intelligence”, ha spiegato. “Connessioni tra servizi e mafia nella storia della Repubblica ci sono già state quindi sottovalutarle può essere fatale. La Magistratura faccia luce”, ha detto infine Briguglio.
Il dirigente dei servizi segreti indagato per concorso nella strage di Via D’Amelio a cui si riferisce Briguglio è Lorenzo Narracci, ex funzionario del Sisde tuttora in servizio all’Agenzia per la sicurezza interna (Aisi),indagato dalla procura di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta sulle stragi di mafia del ‘92-’93. Narracci sarebbe stato allontanato dal suo precedente incarico e destinato ad altri compiti all’interno dell’Aisi. Il particolare è emerso nel corso dell’audizione del direttore del Dis, Gianni De Gennaro, davanti al Copasir lo scorso 7 luglio. All’interno del Sisde (l’ex servizio di sicurezza interna, ora Aisi), Narracci collaborò a Palermo con Bruno Contrada
fonte : Livesicilia
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