lunedì 4 ottobre 2010

Censura - Inquisizione del XXI secolo

Buonasera,

è con mia estrema amarezza che scrivo questa nota, perché speravo che in Italia non si arrivasse a questo punto. Ormai la censura è una pratica molto usata, addirittura più del dialogo,cosa d'obbligo in uno Stato di democrazia pluralista come è il nostro. La censura è applicata ad ogni livello ;mediatico,giornalistico,politico,ma anche sulla libera espressione di ogni cittadino garantita dalla tanto detestata,da alcuni, Costituzione. Purtroppo è così e molti non se ne rendono ancora conto,anche di fronte all'evidenza quotidiana,sia a livello regionale che nazionale. La cosa è stata già denunciata dall'annuale statistica del Rsf,Reporter sens frontière,che piazza l'Italia al 40esimo posto per libertà di stampa, quindi dopo paesi come l'Ecuador e il Cile,oltre che dietro il resto dell'occidente. Inoltre secondo la statistica redatta dalla fondazione americana Freedom House, l'Italia è passata da Stato "libero" a "parzialmente libero" per libertà di stampa. Questi campanelli d'allarme sono stati non solo ignorati,ma anche presi in giro;infatti si voleva limitare ancor di più la libertà di stampa con la famosa "Legge Bavaglio" ed è finita come tutti sappiamo. Per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi "c'è troppa libertà di stampa in Italia..",(La Stampa 4/05/2010),forse dimenticandosi del fatto che possiede la Mediaset,ha un controllo politico sul Tg1 e sulla Rai,che ha impedito in ogni modo alla Dandini e a Santoro di andare in onda con i rispettivi programmi,tanto da non mandare spot pubblicitari in onda sulle rete Rai,controlla il 70% delle testate giornalistiche italiane in maniera diretta e indiretta,insomma è al centro di un colossale conflitto di interessi. Continuando sulla scia della censura nazionale ricorderete il famoso decreto D'Alia,poi non convertito in legge,che prevedeva la chiusura di gruppi online se "tendevano all'odio o all'incitamento alla violenza",senza ovviamente determinare una casistica ad hoc,il che avrebbe lasciato arbitrarietà di giudizio agli organi di controllo,nominato dal Governo,il che poteva dar luogo a censura della rete. Il Presidente del Senato Schifani tornò sull'argomento dopo il lancio della statuetta da parte di Massimo Tartaglia a Berlusconi, e disse che ci voleva un controllo maggiore sulle attività online,senza contare il sondaggio fasullo del cagnolino Fede su Facebook,che dava il 70% degli italiani favorevoli; ovviamente tutto ciò non rispecchia la realtà,in quanto subito dopo questo suo sondaggio inventato,partirono video sfottò su Youtube e petizioni online contro la chiusura di Facebook. Da non dimenticare il memorabile discorso del Capo Gruppo alla Camera del Pdl Cicchitto,che disse che l'attentato di Berlusconi "è una conseguenza della campagna di odio effettuata dalla sinistra fin dal 1994..".(Link del discorso a fine pagina). Recentemente è avvenuto un accostamento simile fra internet e la violenza,derivato dalla fantomatica aggressione al direttore di Libero Del Pietro,fatta dal Ministro Maroni,che sostiene che "certe affermazioni, certe accuse, che si leggono spesso su alcuni siti Internet, possono dare a qualche mente malata lo spunto per fare queste cose".(Fonte WebMasterPoint- Link a fine pagina). Mi sembra alquanto strana questa associazione violenza-internet,detta poi dal leader di un partito razzista e xenofobo. Ad essere maligni verrebbe da pensare che si voglia strumentalizzare questi episodi per mettere un cappio al collo all'unica forma d'informazione libera rimasta,internet. Difatti solo su internet si leggono alcune notizie taciute dai Tg e dai giornali nazionali,come per esempio l'aggressione alla giornalista di Sky Tg 24 Alessandra Del Mondo,di cui nessun Tg,tranne ovviamente Sky, non ha parlato;infatti regna la più totale incertezza sulle dinamiche dei fatti; per la questura è stata effettuata da un poliziotto non bene identificato per proteggere il ministro;per alcuni presenti da un uomo della scorta di Maroni,presente a Castel Dell'Ovo per una conferenza. Questa sensazione è ancor di più incentivata da un altro fatto,la forte censura a cui è stata soggetta una parte del giornalismo e della politica italiana in questi anni. Per citare alcuni casi possiamo ricordare Enzo Biagi; lo stesso Michele Santoro; il ruba battute Daniele Luttazzi nonché recentemente lo stesso leader dell'IDv Antonio Di Pietro,il quale è stato tartassato, dopo alcune sue dichiarazioni sul caso Tartaglia, da Emilio Fede,il quale ha apertamente detto all' uscita dall'ospedale" Di Pietro non parlerà mai più al Tg4"; inoltre sempre nella stessa dichiarazione ha attaccato Annozero,accusando il programma di Santoro di aver condotto una campagna di incitazione alla violenza. Sempre nella stessa intervista dichiara" «Faccio questo mestiere da cinquant'anni - ha detto Fede - ma una cosa del genere, con un capo del governo fatto oggetto di un'aggressione non l'avevo mai vista. D'altra parte, se ecciti alla violenza le piazze... e naturalmente faccio riferimento a Di Pietro, mi chiedo come faccia a dire quello che ha detto oggi». Secondo Fede si tratta di un «atto di delinquenza che dovrebbe far riflettere tutti quelli, politici e giornalisti, che a vario titolo hanno fatto certi interventi. Credo che bisognerebbe smetterla e spero che dal male possa magari nascere qualcosa di positivo cioè un rapporto più civile all'interno del confronto politico».(Fonte il Messagero).Il discorso epico di Di Pietro alla Camera è stato oggetto di ampissima critica da parte dello stesso Fede,il quale ha fortemente osteggiato il discorso di Di Pietro alla Camera,censurando appunto la replica di un parlamentare dell'Idv sulla richiesta di un inchiesta,scusate la rima,da parte di un parlamentare del Pdl. Detto terra terra Di Pietro non verrà più nominato al Tg4. Questi sono solo alcuni dei casi di censura italiana, la quale censura anche notizie da oltre confine come ad esempio la contestazione degli anglicani al Papa quando ha effettuato la visita a Londra,oppure le foto pubblicate da El Pais riguardo Berlusconi e il party a luci rosse ad Arcore.Di tutto questo malloppo,i nostri amici politicanti non solo se ne infischiano,ma mettono anche il carico parlando di riforma di internet,decreto intercettazioni,reiterazione del lodo Alfano,legittimo impedimento,etc. Per la cronaca gli unici paesi al mondo con Internet censurato sono la Corea del Nord e la Cina, stati che non possono essere un esempio per un paese libero come il nostro,o che almeno lo è sulla carta.

Ed ovviamente se la politica italiana censura,lo fa anche quella regionale. Prendiamo ad esempio la Sicilia ed alcuni incresciosi fatti avvenuti in questi giorni completamente passati inosservati,come ad esempio Lombardo e il tentato sequestro di Sud,un giornale free-lance,e la censura di striscioni di satira contro il papa effettuata alla libreria Altroquando a Palermo od ancora dalla già citata Giampilieri,completamente dimenticata dal Governo nazionale,articolo qui:

http://evis-neva.blogspot.com/2010/10/in-memory-of-giampilieri-tragedy.html

Caso 1: Lombardo e Sud. Credo che tutti sappiano e conoscano le vicende giudiziarie di Lombardo. La redazione di Sud stava lanciando la sua prima stesura quando dalla procura di Catania arriva l'ordine di perquisizione ordinato dal governatore della Sicilia Raffaele Lombardo,il quale recentemente ha ordinato anche il sequestro dell'edizione siciliana di Repubblica,tra il silenzio generale del Pd,ma tanto non è colpa di Lombardo,vero Bersani?Per fare alleanze politiche vi vendereste pure la madre,Fini docet. Per fortuna, dal mondo giornalistico, è arrivata la solidarietà a Sud da parte di Enzo Bianco che dichiara “Solidarietà al periodico Sud Press che, in base a quanto reso noto dal suo direttore, oggi ha subito un controllo sul numero in uscita da parte dell’autorità giudiziaria, in seguito alla denuncia sporta dal presidente della Regione. Siamo fermi sostenitori della libertà di informazione e del pluralismo, nel rispetto delle normative vigenti, e ogni atto che rischia di condizionare l’esercizio di questa libertà non può essere condiviso”.

Tutti i chiarimenti qui: http://www.sudpress.it/inchieste/lombardo-ordina-sequestrate-sud/

Caso 2 Altroquando e il sequestro degli striscioni. Ieri il Papa è arrivato a Palermo,ma si sapeva dello scontento di mezza città per le eccessive spese di un Comune senza soldi,o che i soldi c'è li ha e li nasconde. Sappiamo che l'operazione del Papa a Palermo è costata 2,5 mln di euro,soldi per esempio negati alle indennità dei disabili o per creare lavoro,che manca su tutta Italia,ma di cui in Sicilia c'è proprio assenza. Invece si finanzia la venuta del Papa,ognuno fa le sue scelte,che però in teoria dovrebbero essere oggetto di critica da parte dell'opposizione,che dovrebbe esercitare un controllo sull'operato del Governo. Nulla di tutto questo; tutta la politica regionale è rimasta in silenzio senza proferire parola. Sono stati i cittadini ad esprimere il loro dissenso sui vari social network e con forme di protesta pacifiche come manifestazioni o striscioni. Noi del gruppo Evis o avevamo già avvisato che qualunque forma di protesta nei confronti del papa sarebbe stata censurata e così è stato. Tipico esempio di ciò è il sequestro effettuato dalla Digos di striscioni con scritto " I love Milingo" alla Libreria Altroquando in Corso Vittorio Emanuele n. 143. Alle 11.30 poco prima del passaggio del Papa da Corso Vittorio, è stata effettuata un perquisizione alla libreria,tra l'altro chiusa, e da cui sono stati prelevati striscioni e manifesti contro il papa. Questa è chiaramente una violazione della libertà d'espressione,garantita dalla Costituzione. Mi aspettavo una rivolta dei giornali e invece il silenzio più totale,chiaro segno che la censura è diventata prassi e moda nel nostro paese,il che è profondamente sbagliato. L'unica prova di questa perquisizione è rappresentata dal video caricato su Youtube con relativo comunicato stampa.

Disgustato dal modo in cui è trattata la Costituzione in Italia,vi ringrazio della vostra cortese lettura e spero che questo vi apra gli occhi.

Pietro Minardi

Coordinatore Evis per Palermo e Territori circostanti.

- Berlusconi sulla libertà di stampa. http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201005articoli/54657girata.asp

- Notizia sul decreto D’Alia. http://www.agoravox.it/Non-passa-il-decreto-D-Alia.html

- Discorso di Cicchitto dopo Tartaglia http://www.youtube.com/watch?v=lZQNGgojKbs

- Maroni su internet http://www.webmasterpoint.org/news/controllare-internet-e-nuove-leggi-dopo-attentato-a-belpietro-lipotesi-ritorna_p37152.html

- Fede su Di Pietro,Annozero e sull’atmosfera italiana http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=24671&sez=HOME_INITALIA

- Video accaduto Altroquando http://www.facebook.com/group.php?gid=153346421359625

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