La mattina del 19 ottobre 1944, a Palermo, una manifestazione di impiegati, esasperati dalla fame, confluì in via Maqueda il corso principale della città in direzione della prefettura da poco riconsegnata dagli Alleati all' Italia. Dai fianchi della strada dove sorgono i quartieri popolari si unirono al corteo centinaia di persone che divenne imponente.
Chiedeva pane. La tensione era molto alta le condizioni di assoluta povertà in cui vivevano i palermitani aveva esasperato gli animi, le idee indipendentiste avevano preso piede in città e le invettive contro gli affamatori italiani vennero declamati a gran voce.
La prefettura, temendo che la manifestazione si trasformasse in sommossa ordinò l'intervento dei militari della divisione Sabauda a protezione del palazzo. Giunti nei pressi della prefettura i manifestanti disarmati si videro fronteggiati dai militi, la rabbia montò ma non ebbe modo di esprimersi, dal retro di un camion dei soldati, senza alcun preavviso, venne lanciata una bomba a mano sulla folla e i militari armati di moschetti aprirono il fuoco. Falciarono soprattutto giovani e ragazzi che si trovavano in prima fila altre due bombe vennero lanciate una di queste ferì 9 soldati.
La città venne totalmente militarizzata e in serata si dovettero chiamare i vigili del fuoco per lavare il sangue dalle strade. Il primo bilancio ufficiale fu di 16 morti 104 feriti. Una successiva inchiesta del CLN palermitano, tuttaltro che esaustiva, portò il numero dei morti a 30 ma la cifra esatta dell 'eccidio non si saprà mai, in molti morirono negli ospedali e nelle proprie case.
Una stima credibile parla di 90 morti e 180 feriti.
Nessun processo, nessuna inchiesta giudiziaria è stata fatta e questa vicenda senza colpevoli è stata inghiottita in un buco nero della Storia da cui non è più riemersa.
L ' EVIS CHIEDE CHE FINALMENTE LO STATO ITALIANO INDIVIDUI E CONDANNI I COLPEVOLI DELLA STRAGE DI VIA MAQUEDA
Neva Allegra, Segretaria Nazionale dell' EVIS - Partito per l 'Indipendenza della Sicilia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Più si cerca più si scoprono massacri impuniti. Non so se si possa processare tutta la storia per via giudiziaria. Il mio senso di giustizia si accontenterebbe di un'onesta, pubblica ri-lettura, fuori dagli schemi ufficiali.
RispondiEliminaSandra Paoletti
Quando, quando, la Sicilia sarà indipendente e sovrana? Stefano Acampora
RispondiEliminal'indipendenza della Sicilia non arrivera' dal cielo, ne' arrivera' formando altri partiti politici.I siciliani sono gia' stanchi dei tanti partiti politici e delle loro false promesse. E' necessario intanto unire tutti i movimenti indipendentisti in uno, e che sia un "Movimento d'Indipendenza Siciliano" e non un partito politico. I partiti verranno dopo. Per avere tutto il popolo siciliano d'accordo a, come prima cosa, cambiare lo statuto e' necessario un referendum. Uniti si vince, divisi si perde. Quindi lavoriamo a consolidare tutti i diversi gruppi indipendentisti in una sola unita' e che tutte le manifestazioni abbiano solo una bandiera: giallo rossa.
RispondiElimina