mercoledì 27 ottobre 2010

Sciopero Fiat davanti la Regione "Lombardo deve muoversi"

Operai della Fiat e dell'indotto ma anche addetti del consorzio Coinres che cura la raccolta dei rifiuti in diversi Comuni del Palermitano, hanno organizzato questa mattina a Palermo un presidio davanti a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione. Il traffico nella zona è stato bloccato. Davanti al palazzo si sono schierati i poliziotti in tenuta antisommossa. La protesta dei lavoratori Fiat è stata organizzata dalla Fiom Cgil.

Davanti a Palazzo d'Orleans sono giunti da Termini Imerese vari pullman di metalmecannici, e il numero dei dimostranti si è ingrossato a diverse centinaia. "La Fiat continua a dire che andrà via a fine 2011 e ancora non si profila nessuna soluzione per lo stabilimento di Termini Imerese. Siamo qui per insistere nel trovare un'alternativa alla disoccupazione per 2200 lavoratori dello stabilimento Fiat e dell'indotto", ha detto Roberto Mastrosimone, segretario provinciale di Fiom Cgil.

"La Fiat - ha aggiunto - vuole andare via e impedire altri investimenti a Termini Imerese. Questo è inaccettabile: il governo regionale dice di avere risorse importanti e non può fare lo spettatore in questa vicenda. Lombardo ha dichiarato di voler destinare 350 milioni da investire nell'area di Termini Imerese per infrastrutture, credito di imposta e innovazione, il denaro c'è: che la Regione si muova per proteggere questo stabilimento che nasce con i soldi dei contribuenti siciliani e per dare continuità alla produzione automobilistica e dignità alle professionalità che vi lavorano".

Il governatore Lombardo, intanto, incontrerà nei prossimi giorni il responsabile di Invitalia, Domenico Arcuri, per avere maggiori dettagli sulle proposte al vaglio dell'Advisor, nominato dal ministero per lo Sviluppo, per l'acquisizione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che il Lingotto ha deciso di chiudere a fine 2011. Dopo la riunione Lombardo riferirà ai sindacati. E' quanto riferiscono i dirigenti della Fiom a conclusione dell'incontro che stamani hanno avuto con Lombardo, mentre davanti Palazzo D'Orleans circa 250 operai hanno manifestato proprio per chiedere un intervento del presidente della Regione per sbloccare la vertenza.

Lombardo ha ricevuto il segretario generale della Fiom siciliana Giovanna Marano, il segretario della Fiom di Palermo Roberto Mastrosimone e i delegati sindacali della Lear, della Bienne Sud, della Delivery Mail e della Keller. "La manifestazione organizzata dalla Fiom - dice Mastrosimone - aveva proprio l'obiettivo di chiedere a Lombardo di fare da protagonista in questa vertenza. Il governatore ci ha garantito il suo massimo impegno, adesso aspettiamo la riunione che avrà con i dirigenti di Invitalia".

Epifani. "Su Termini Imerese, allo stato, è tutto fermo. Si avvicinano i tempi entro cui bisogna dare una risposta sennò si chiude la fabbrica. A proposito di annunci... i problemi restano sempre quelli. C'è uno scarto tra annunci, volontà di provocare e i risultati che si portano a casa. Ma anche Termini fa parte di Fabbrica Italia". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. Sul futuro di Termini Imerese è intervenuto anche il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. "Siamo contrari alle chiusure - ha detto - Ribadiamo che non siamo disponibili ad accettare la chiusura di questo stabilimento".


(26 ottobre 2010)
fonte : la Repubblica

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