PALERMO - "Il piano per il Sud, approvato dal Cipe stamattina, comporta un taglio del 10% ai fondi Fas, cosa che per la Sicilia determina un miliardo di euro in meno", dice l'assessore regionale all' Economia, Gaetano Armao.
"Il Piano per il Sud - aggiunge - è un documento politico che non contiene numeri e le specificazioni che abbiamo chiesto e che avvia un percorso che ci lascia perplessi in quanto non riesce a definire quelle opportunità di cui hanno bisogno la Sicilia e il Mezzogiorno". Armao ha partecipato ai lavori in del Cdm e del Cipe a Roma in rappresentanza della Regione siciliana, su delega del presidente Lombardo.
"In questo Piano - prosegue - non si vede quella perequazione infrastrutturale che abbiamo chiesto affinchè il federalismo sia equo e solidale. La Regione siciliana ha formulato la richiesta per una perequazione dettagliata, con risorse vere e disponibili e non un libro dei sogni che non indica come risolvere il problema del divario nord - sud e, soprattutto non offre alcuna indicazione su come rendere competitivo il Mezzogiorno".
"È inaccettabile il taglio del 10% del Fas alle Regioni - conclude - che si ripercuote prevalentemente sulle quelle del Sud, e che alla Sicilia costa oltre 400 milioni di euro che, se uniti ai circa 400 milioni di minori trasferimenti agli enti locali siciliani da parte dello Stato e ai 200 milioni di tagli operati nei confronti della Regione, determina una diminuzione di risorse disponibili per la Sicilia di quasi un miliardo di euro nel 2011. Né è possibile che il Fas della Sicilia rimanga bloccato mentre il governo pensa a come attuare il Piano per il Sud. Noi un piano lo abbiamo e su questo andiamo avanti".
26/11/2010
fonte:lasiciliaweb:it
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