martedì 16 novembre 2010

……………………..….E TI SPIEGO IL PERCHE’………….

Per poter capire il presente e prevedere il futuro,bisogna fare un accenno al passato

27 aprile 2009. Sciopero in piazza Duomo.Chiedevamo stipendi, ma, soprattutto,il PIANO DI RIENTRO INDUSTRIALE, perché qualcosa non quadrava. L’arcivescovo ci negava l’incontro, ma avevamo raggiunto il ...risultato, rotto l’incantesimo gli OCCHI dell’opinione pubblica erano puntati sulla chiesa catanese, allertate televisioni e stampa

30 giugno 2009: Inizio sit-in dinanzi arcivescovado. Questa volta l’arcivescovo scende ad incontrare i lavoratori ed afferma che non ha alcuna responsabilità nei confronti dell’ODA. Dichiarazione smentita dalla storia.

Inizia la calda estate! Finalmente i lavoratori dell’ODA fanno fronte comune, c’è la paura forte della tenuta occupazionale. VOGLIAMO IL PIANO DI RIENTRO.

Eravamo accompagnati da un solo sindacalista Corrado Tabbita Siena ( allora segretario generale FPCGIL ), le altre sigle sindacali si sono defilate e addirittura contrastano il movimento.

11 luglio 2009 sciopero….ed eravamo in tanti

24 luglio 2009 sciopero….ed eravamo tantissimi

Interviene il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. Diveniamo disagio sul territorio.

8 settembre 2009: Si apre il tavolo tecnico regionale voluto dal Presidente Lombardo.

Per la sussistenza dello stesso tavolo viene indicato all’ODA di non fare alcun licenziamento e di presentare il piano di rientro industriale.

21 dicembre 2009: L’ODA presenta il PIANO DI RIENTRO. E’ UN PIANO FRAGILE, MA E’L’UNICO CHE ABBIAMO

Alle organizzazioni sindacali è dato di controllare,monitorare e CONCERTARE ( Pag 8 dello stesso piano ) la prosecuzione del piano aziendale di risanamento.

Nel frattempo si costituisce il Comitato dei lavoratori Oda, gli iscritti alla FPCGIL scelgono di iscriversi alla RdB-USB ( segretario confederale Corrado Tabbita Siena ), altri aderiscono ai Cobas.

Le OO.SS continuano ad avere una relazione con il Presidente dell’ODA che appare morbida e debole.

Nuovamente si alzano le voci che chiedono chiarezza e risposte, si ripropongono nuove conferenze stampa e comunicati ai giornali sempre da RdB-USB e Cobas

5 novembre 2010: indizione di sciopero a firma RdB-USB per il mancato pagamento della mensilità di settembre. Lo stipendio arriva celermente, insieme ad una dichiarazione della Presidenza dell’ODA. Non riconosce la titolarità dell’indizione di sciopero da parte della RdB_USB perché non firmataria di CCNL.

Affermazione falsa tendenziosa e grave perché suppone una ignoranza. Ma la legge non ammette ignoranza e l’ODA ne corrisponderà all’organo di stato competente.

L’organizzazione sindacale Cobas comunica l’indizione delle elezioni per le RSU.

Solita risposta: i Cobas non sono firmatari di ccnl.

Falso e tendenzioso, i Cobas sono firmatari dell’accordo interconfederale essendo associati all’ARAN ed ai CUB.

Indizione delle elezioni per le RSU da parte del RdB-USB, firmataria dell’accordo quadro del 1998

Cosa ti vogliamo comunicare:

Intanto raccontarti quanto è accaduto e sta accadendo, rendendoti edotto dello stato attuale del DIRITTO all’interno dell’azienda in cui vivi, dello stato economico in cui versa l’ODA, rendendoti partecipe di alcune considerazioni.

Nell’assemblea di due settimana fa la portavoce della UIL ha dichiarato pubblicamente che non hanno notizie dello stato del piano di rientro perché - UDITE UDITE - l’azienda non s’incontra con le organizzazioni sindacali.

Ma come, non era dovere e invito che le OO.SS. dovessero monitorare, controllare, verificare, concertare il risanamento economico?

Propriamente la CGIL CISL UIL UGL ( ma quest’ultima è ancora presente ? ) che sono firmatarie di CCNL ?

Andiamo avanti e poniamo all’attenzione l’ultimo comunicato della Presidenza ODA.

Lo stipendio di ottobre verrà devoluto entro il 20 c.m. Ma per quale motivo? Nessuna spiegazione viene data ai lavoratori che tale stipendio l’hanno guadagnato con il proprio lavoro.

Ma, se nella precedente comunicazione, la stessa presidenza aveva indicato che lo stipendio di settembre attendeva di essere erogato a seguito del pagamento da parte dell’ASP della fattura, (fattura di un certo rilievo quale quella di acconto trimestre), quali sono lo stato delle nostre finanze se con un acconto trimestrale si può corrispondere ai lavoratori un solo stipendio?

A molti colleghi è giunta la comunicazione scritta che le loro cessioni del quinto dello stipendio non sono state versate alle finanziarie dal mese di maggio c.a.

Ci preoccupa che quanto sopra possa essere allargato ad altre competenze, ancora più onerose, a cui l’ODA non possa fare fede a causa dei troppi impegni economici.

Se tale sono le condizioni dei nostri stipendi, se il risanamento di 35 milioni di euro non sembra neanche iniziato, se è vero che è stato venduto un solo piccolo immobile, se è vero che i soldi attesi da parte della regione che ne aveva PROMESSI TANTI TANTI, si sono ridotti solo al 2% di aumento delle rette anno 2010/11/12, se è vero che vi è un calo nel budget nel 2009, se è tutto vero, il buco economico stimato l’anno precedente per……..milioni di euro, a che cifra è arrivato?

Ricordiamoci che nel 2011, dopo aver espletato tutti i tentativi di risanamento si passa alla fase B, ovvero di risoluzione ( piano di rientro pag 4 ultimo capoverso; pag 5 punto 5 ).

Bene siamo sempre noi, sempre le stesse facce degli stessi colleghi, quelli che non temono di essere additati e di non essere simpatici al nostro datore di lavoro e soprattutto SIAMO IN TANTI

Siamo ancora una volta a dirvi.: facciamo un ragionamento: RAGIONIAMO SU UN FUTURO ORMAI PROSSIMO:

Ti invitiamo, se sei libero dal servizio, SABATO 20 NOVEMBRE ALLE ORE 9,30 IN PIAZZA S.DOMENICO ( ex palazzo dell’Esa ) a pretendere l’attenzione del Governo Regionale, dei mass-media, della popolazione catanese sul disagio dei lavoratori dell’ODA.

Attenzione dovuta a chi fa servizio sul territorio al “ disagio “.

A dire ancora una volta che noi ci siamo, ci siamo stati e ci saremo ed a nessuno è dato di mettere in dubbio il nostro futuro, quello delle nostre famiglie e dei nostri assistiti.

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