sabato 27 novembre 2010

La Sicilia affitta i Beni Culturali alla Germania?

26 novembre 2010 - Gentile professoressa Alessandra Rosciglione, il 21 novembre scorso mi sono imbattuto in questo suo degnissimo e totalmente condivisibile articolo.

Spero di essere stato male informato ma mi risulta che sia in corso una trattativa tra l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e l’equivalente Assessorato del Sachsen (Land della Sassonia). Una trattativa finalizzata all’intervento gestionale nei siti archeologici e museali siciliani da parte, appunto, dei tedeschi.

La proposta tedesca, così come mi è arrivata, pare molto interessante: cessione in locazione dei Beni culturali siciliani al Consorzio pubblico-privato tedesco “Betriebsmanagement Italienische Kulturelles Erbe“ (Gestione operativa del patrimonio culturale italiano, nome provvisorio) per 99 anni. E’ una notizia, caso unico nell’Italia degli spioni e della fuga di notizie, che non è trapelata nel corso della lunga trattativa.

Il Consorzio s’impegnerà nella gestione, manutenzione e restauro dei Beni oggetto della locazione provvedendo anche alla promozione e alle iniziative connesse al turismo culturale.
Farebbero tutto loro, investirebbero soldi dei contribuenti tedeschi per gestire e manutenere (pflegen, come dicono sempre loro) il patrimonio artistico siciliano, incassando i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti e dalla cessione dei diritti di immagine e riconoscendo all’Assessorato siciliano una cifra annuale da concordare, comunque non inferiore all’attuale quota raggiunta nel computo del Pil regionale.

Un po’ di ordine e pulizia, messa in sicurezza dei monumenti feriti, la Carta del Rischio del patrimonio culturale regionale consultata come una Bibbia e grande interesse per la promozione del turismo culturale.
In fondo il loro business gira intorno a questo.

Si ha già notizia di alcuni interventi strutturali e organizzativi:

collocazione di cartelli stradali e turistici (recentissima innovazione made in Germany) in tutti gli incroci e in prossimità dei siti e monumenti
installazione di bacheche informative-didattiche (in 4 lingue!) in tutti i siti, perchè è buona cosa che il turista sappia se sta ammirando ruderi fenici o macerie dell’ultima guerra
risanamento delle aree comuni e ripristino dei servizi di sorveglianza, pulizia, pronto soccorso, bigletteria e accoglienza
apertura di siti e musei tutti i giorni comandati
capitolato per le aree di parcheggio: terreno pianeggiante, pavimentazione acqua assorbente, copertura naturale anti-solleone (no all’uso di ondulx ed altri materiali da forno), eco-navetta di collegamento per non paciugare nel fango, arrostirsi sotto il sole o strinarsi le terga risalendo su auto e pullman
protezione delle aree e monumenti in restauro o a rischio con transenne e protezioni invalicabili, presidiate ed esteticamente decorose. Indicazione della data di fine lavori
istituzione di kinderheim in ogni sito e museo
test d’idoneità per archeologi, geologi, curatori, sopraintendenti e altri specialisti scientifici ed artistici, da sostenere di fronte ad una Commissione internazionale (italiani esclusi)
adeguamento degli stipendi degli operatori agli standard europei con controllo di orari, assenze e parentele.
nuove procedure per l’assegnazione dei lavori e abolizione del termine bando assimilabile a banditen
lancio di una campagna di formazione e buona educazione rivolta alle popolazioni residenti in prossimità dei siti.
conferma a vita di Tremonti e consegna senza condizioni di Bondi
Opereranno con propri corpi speciali per il controllo dei territori interessati e dei movimenti di danaro. I processi si terranno in Germania, così come lo sconto della pena. La bandiera tedesca sventolerà su tutti i monumenti ed i siti. Per informazioni ci si dovrà rivolgere alle sedi italiane del Goethe Institut o alla direzione della ThyssenKrupp di Terni.
E se accadesse veramente?

2 commenti:

  1. .....ma incapaci di gestire e manutenere!!.

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  2. Magari. Almeno si salvano. Sempre meglio della raffineria Bertolino sulle Cave di Cusa, o di un albergo sulle antiche sepolture della Piana di Buonfornello. Può essere che i tedeschi riescano a recuperare anche la memoria del nostro passato, della nostra storia vera, che ormai quasi nessun siciliano conosce.

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