27 novembre 2010 - “Siamo orgogliosi del trasferimento alla Regione di numerosi beni archeologici e storici che arricchiscono il già immenso patrimonio culturale della Sicilia. Ma siamo anche consapevoli che la loro gestione comporterà un onere in più e che dunque sarà necessario anche un ulteriore sforzo per sostenere i maggiori costi per la tutela e la valorizzazione di questi siti”.
Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Sebastiano Missineo, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di trasferire 120 beni demaniali alla Regione Siciliana tra cui l’area archeologica di Siracusa, la Valle dei templi di Agrigento e il Palazzo dei Normanni a Palermo.
“È una grande opportunità – ha aggiunto Missineo – perchéquesti beni, che sono diventati di proprietà della Regione, hanno un grande valore culturale e rafforzano l’identità del patrimonio della Sicilia. Ma, per garantire ai visitatori la massima fruibilità, dovremo preservare dal degrado alcuni di questi monumenti e salvarli da un decennale stato di incuria e di abbandono, come nel caso del Castello della Colombaia di Trapani. Sono sicuro che l’investimento sul patrimonio culturale, oltre a difendere la nostra eredità, i segni e le testimonianze della tradizione, potrà servire anche per creare nuove occasioni di lavoro e favorire lo sviluppo economico e sociale della Sicilia il cui ‘brand’ di arte e cultura è conosciuto in tutto il mondo”.
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