giovedì 18 novembre 2010

Lombardo : Spuntano pure gli incontri col boss Bevilacqua

Le ultime rivelazioni sono una bomba ad orologeria piazzata sotto la poltrona di Raffaele Lombardo. Che domani racconterà la sua verità sull’inchiesta su politica e Cosa nostra. Ma dovrà rispondere anche alle clamorose rivelazioni che il settimanale Panorama (in edicola da sabato in tutta la Sicilia) pubblicherà. Il titolo è già tutto un programma: “Don Raffaele e il boss”.

L’inviato del settimanale di Segrate, Antonio Rossitto, ha spulciato nelle carte dell’indagine che ha portato all’arresto di 50 tra boss, gregari e colletti bianchi al servizio di Cosa nostra catanese. E ha scoperto che il governatore siciliano ha intrattenuto rapporti diretti con Raffaele Bevilacqua (nella foto accanto a Lombardo), condannato nel 2008 al’ergastolo per avere ordinato l’uccisione di un affiliato che chiedeva il pizzo senza il suo permesso. Il primo faccia a faccia, scrive Panorama, è datato 28 aprile 2003. Bevilacqua è già un sorvegliato speciale, con cinque anni di carcere alle spalle: “Anche le pietre – racconta Rossitto – sanno chi è Bevilacqua. E lo sa pure Lombardo. Per questo, scrivono i magistrati, gli appuntamenti tra i due erano fissati di buon mattino, a dimostrazione dell’estrema prudenza di Lombardo, che sa di avere a che fare con un esponente della mafia nissena”.

L’incontro del 2003 sarebbe stato organizzato per il tramite di Salvatore Bonfirraro, un piccolo commerciante di Barrafranca ma anche, secondo il settimanale diretto da Giorgio Mulè, un affiliato a Cosa Nostra: Bonfirraro sarà arrestato nel luglio 2003, due mesi dopo aver ricevuto l’ultima telefonata di Lombardo. A febbraio del 2006 sarà condannato a tre anni e 6 mesi per associazione mafiosa. Nell’articolo di Panorama si ricostruiscono gli incontri tra Lombardo e Bevilacqua, vengono pubblicate anche alcune intercettazioni telefoniche nelle quali il governatore siciliano si lamenta proprio con Bonfirraro del mancato appoggio ad un candidato di Lombardo: “Raffaelluccio – dice il futuro governatore riferendosi a Bevilacqua – ha chiesto di votare un altro e tu stai eseguendo questa cosa”. Il contesto è quello della primavera 2003: Lombardo, già eletto all’Europarlamento, è candidato presidente alla Provincia di Catania. Ma si va alle urne in quasi tutte le province siciliane e Lombardo è un capocorrente dell’Udc. Questo spiega il suo interesse anche nella provincia ennese.

Gli incontri con Bevilacqua e le intercettazioni delle telefonate tra Lombardo e Bonfirraro occupano parte della maxi-ordinanza della Procura di Catania. E mettono in imbarazzo anche il Pd “governativo” di Cracolici e Lumia, fedeli alleati di Lombardo. Proprio Beppe Lumia, e lo sottolinea anche Panorama, fu uno dei più feroci oppositori alla ricandidatura di Vladimiro Crisafulli, reo di avere incontrato in un albergo di Pergusa proprio Raffaele Bevilacqua: “Un pubblico incontro con un boss di quella caratura è un fatto gravissimo e inquietante – diceva Lumia – Il crisafullismo è un modo vecchio e spregevole di fare politica. Per questo ho cercato di impedire che entrasse nel partito democratico”.

fonte : Livesicilia

4 commenti:

  1. deve dimettersi come ha fatto cuffaro

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  2. Certamente, anche se è bene specificare che Cuffaro si è dimesso dopo 2 gradi di giudizio.

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  3. Fino a quando si potrà abusare della nostra ancora contenuta impazienza? Sandra Paoletti

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