sabato 24 luglio 2010

“Avremmo potuto catturare Provenzano nel 2004″

La cattura del capo dei capi Bernardo Provenzano poteva avvenire già nel 2004, due anni prima dunque di quell’11 aprile 2006, quando il padrino fu individuato e stanato all’interno di un casolare di Montagna dei Cavalli vicino Corleone. E’ questo quanto raccontato da un sottufficiale dei carabinieri intervistato da Radio Uno Rai. Il militare ha ripercorso così la storia di un’indagine “dimenticata”, e sulla quale lui stesso volle chiedere chiarimenti alla procura. Il maresciallo aveva ascoltato i resoconti forniti da un confidente, poi collaboratore di giustizia, chiamato in codice e’ “Ippo”. Questi aveva riferito, siamo nell’ottobre 2004, i nuovi organigrammi delle famiglie mafiose, indicando il giovanissimo Gianni Nicchi, pupillo di Nino Rotolo, catturato il 5 dicembre dell’anno scorso, come nuovo capo emergente. Il sottufficiale ha detto che il collaboratore gli “parlò di Nicchi come un boss emergente in grado di avere contatti anche con Provenzano”. Informati i suoi superiori su queste importanti rivelazioni, e verificata l’attendibilità della fonte, tutto si risolse in un nulla di fatto, dal momento che non furono messi a disposizione nè uomini nè mezzi per l’operazione. “Fui trasferito dal reparto da cui dipendevo – ha detto il maresciallo -. Credo che sia giusto sapere dove è finita quella relazione. Sono stati persi anni prezioni. Lo sanno tutti che le famiglie continuano a gestire tutto. Se si fosse dato corso a quelle indicazioni, sarebbero venute fuori cose non di poco conto”.
fonte : Livesicilia

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