"Qualcuno lavora alla mia successione mentre io punto ad un patto di legislatura per le riforme". Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Oggi in un'intervista al Corriere della Sera il sottosegretario Gianfranco Micciche in questi mesi sostenitore della giunta con il Pdl-Sicilia, afferma: "''L'azione del governo regionale è ferma e per potere andare avanti bisogna ricorrere al voto del Pd. Una situazione scomoda che non mi piace".
Osserva Lombardo: "Mi chiedo se qualcuno nel Pdl-Sicilia, non ho capito se Micciché o altri, oltre una ricomposizione con l'altra parte del Pdl stia nel governo, da un canto, ma lavori alla mia successione. Con una alleanza nella quale chi sostiene questo governo non si ritroverebbe mai." Il governatore propone "alcuni punti programmatici fondamentali, riforme radicali, sulle quali chiedo la sottoscrizione a chi ci vuole stare. Micciché è il primo alleato a cui mi rivolgerò. Che le forze politiche si impegnino in un patto di legislatura di tre anni e si impegnino in modo che, quando si andrà a votare, lavoreranno insieme con un unico candidato per vincere le elezioni. Questa sarà la discriminante."
Per ora secondo Lombardo: "Due sono le questioni politiche critiche fondamentali in questo momento nella situazione siciliana. La prima è legata al fatto che il terremoto politico di cui si parla e di cui ci si lamenta è determinato da una scelta mia, ma non solo mia, di imprimere una svolta al governo della regione con una serie di riforme rivoluzionarie". "La seconda questione - aggiunge Lombardo - riguarda invece l'incertezza determinata, e le conseguenze deliberatamente programmate, con la fuga di notizie che mi riguardano. Fuga di notizie e nient'altro che hanno fatto anzitempo venire in mente a qualcuno di sostituirmi domani mattina piuttosto che fra tre anni".
fonte : SiciliaInformazioni.com
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