venerdì 25 giugno 2010

Emergenza rifiuti, Cammarata accusa Lombardo: "La colpa è solo sua"

"La responsabilità per la gestione dell'immondizia è esclusivamente di Lombardo per il mancato ritardo nell'approvazione del piano dei rifiuti e nella ricerca di soluzioni alternative per lo smaltimento". Lo ha detto il sindaco di Palermo Diego Cammarata. "Ritengo grave - ha aggiunto - il mancato affidamento per la realizzazione dei termovalorizzatori a fronte della saturazione delle discariche". "Le affermazioni trite e ritrite - ha osservato - di Lombardo sulle infiltrazioni mafiose per la realizzazione di queste opere non lo assolvono dal trovare soluzioni alternative". "C'é un rallentamento nella raccolta dei rifiuti - ha aggiunto - a causa della saturazione della quarta vasca a Bellolampo e per questo che ho chiesto al Prefetto di conferire i rifiuti nella quinta vasca e mi ha assicurato che firmerà presto quest' autorizzazione".



La Presidenza della Regione siciliana replica al sindaco Diego Cammarata, in merito alle responsabilta' dell'emergenza rifiuti a Palermo. Ancora una volta il sindaco di Palermo cerca di sminuire le proprie carenze nella gestione dei rifiuti nella citta' di Palermo. Non si puo' tuttavia tacere il fatto che il sindaco, come unico socio dell'Amia era tenuto ad obblighi di vigilanza e di diretto intervento nella gestione, con personale responsabilita', in considerazione del fatto che Amia e' una societa' sottoposta a "controllo analogo" del Comune di Palermo. Sulla base dei principi enunciati dalla Corte di Giustizia europea (sentenza Truley/Bestattung Wien C-373/00), il C.G.A.R.S. (n.719/2007) che, essenziale ai fini del "controllo analogo", e' la spettanza di poteri ispettivi diretti e concreti sino a giungere al potere del controllante di visitare i luoghi di produzione, nonche' la totale dipendenza dell'affidatario diretto in tema di strategie e politiche aziendali. Poteri ispettivi, di controllo e di diretta ingerenza che evidentemente il sindaco Cammarata non ha esercitato e che lo rendono del tutto corresponsabile, quantomeno nel giudizio di inadeguatezza che lui ha rivolto ai precedenti amministratori di Amia, con i quali condivide la responsabilita' per Bellolampo, che mette oggi in crisi il sistema della raccolta dei rifiuti in tutta la Sicilia.



“Sull’emergenza rifiuti a Palermo il sindaco Cammarata mente sapendo di mentire! Forse ancora intontito dalla ‘trasferta’ in Sudafrica, Cammarata lancia accuse farneticanti contro il Presidente Lombardo, colpevole, a suo dire, di aver fatto saltare un mega-inceneritore che avrebbe portato inquinamento senza risolvere il problema. Ma a che servirebbe l'inceneritore se la racclta non viene effettuata? E cosa c’entra il Presidente della Regione col disastro dell’Amia, causato dalla mala-amministrazione del Comune di Palermo? E sarebbe colpa di Lombardo anche la mancata effettuazione di alcuni interventi fondamentali per l’igiene urbana come la derattizzazione o la pulizia dell’alveo del fiume Oreto? Cammarata abbia la bontà di tacere e pensi ad occuparsi di quanto di sua competenza invece di tentare, in maniera pretestuosa, di scaricare sul Presidente della Regione le colpe del suo totale fallimento politico ed amministrativo. Anzi, potrebbe compiere un atto 'igienico' per Palermo: dimettersi”, dice il deputato regionale dell'Mpa Totò Lentini
fonte SiciliaInformazioni.com

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