Uno "speakers' corner", l'angolo degli oratori della tradizione inglese. Un muretto alto circa un metro sul quale chiunque può salire per tenere un comizio sui problemi della città. No, non siamo nel londinese Hyde Park, ma in piazza Don Bosco, più precisamente in quel fazzoletto di asfalto trasformato in villetta che ogni pomeriggio diventa luogo di ritrovo per ragazzini, pensionati e residenti della zona. Cittadini che, trovandosi ormai da anni ogni pomeriggio seduti su quelle panchine a discutere dei problemi di Palermo, dal caro-bus ai rifiuti, hanno pensato di coinvolgere la città: "Svegliamo i nostri concittadini".
Oggi alle 17 ci sarà il primo appuntamento ufficiale. Salvatore Scibetta, commerciante che per anni ha lavorato nelle fiere vendendo articoli per la casa, è un po' l'anima dell'iniziativa. "Sono uno di quelli che negli anni Settanta scese in strada perché il biglietto del bus era aumentato di 30 lire e convinse l'amministrazione a fare marcia indietro - racconta Scibetta, padre di due figli di 27 e 29 anni - oggi invece il ticket aumenta di 30 centesimi in due anni e nessuno si lamenta. Non abito nella zona, ma ogni pomeriggio, da anni, raggiungo la villetta per incontrare i miei amici. E ogni giorno ci ritroviamo a parlare degli stessi problemi e di una città che sembra addormentata: allora perché non svegliarla? Pensare che per anni ho lavorato alla Fiera del Mediterraneo, un'istituzione per Palermo, morta nel silenzio".
L'idea è proprio quella di un Hyde Park Corner palermitano: ogni venerdì alle 17 i componenti del gruppo saliranno, a turno, sul muretto che si affaccia su via D'Azeglio, e con un megafono parleranno alla città. "Speriamo che la gente che passa di qui si fermi e prenda la parola", aggiunge Domenico Bondì, artigiano, tre figli. "Dobbiamo smettere di stare a guardare ma cercare di sensibilizzare i nostri concittadini - dicono Scibetta e Bondì - dal 2000 Palermo ha subito un lento e inesorabile degrado. Se partiti e associazioni restano in silenzio, che siano i cittadini a fare sentire la propria voce".
Del gruppo fa parte anche Angelo, precario della scuola: "Il governo nazionale taglia e ci imbavaglia - dice - e Palermo non ci offre alcun servizio. Ma i cittadini sono disinformati, ecco perché abbiamo pensato a uno "speakers' corner" nostrano". Oggi salirà sul muretto anche Francesco Superi, anche lui commerciante: "Ci siamo abituati alle parentopoli, basti pensare alle assunzioni nelle società comunali, mentre i nostri figli sono disoccupati".
Tra i temi che saranno sollevati c'è quello del percolato: "Rischiamo l'inquinamento delle nostre falde acquifere - denuncia Scibetta - mentre i rifiuti soffocano la città". Del gruppo fa parte anche Consuelo Spera, precaria del turismo: "La nostra città soffoca nel degrado". Dal muretto si potrà parlare di tutto "senza censure", specifica il gruppo di Hyde Park-piazza Bosco che lancia un appello alla città: "Venite numerosi, insieme possiamo cambiare le cose".
fonte La Repubblica
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