martedì 8 giugno 2010

Usura e debito,fine della vita come la conobbero i nostri fortunati progenitori

La crisi greca,come nn sapessimo che è stata creata ad arte...anche per saggiare la resistenza morale dei popoli d'Europa.Ogni tanto quelli che hanno in mano i destini dei popoli tentano uno strappo in avanti. Sicuramente la distruzione dell'entità territoriale del regno delle due sicilie fu uno strappo,il tentativo di realizzare una colonia da una nazione sovrana europea. Oggi,la botta ai bond greci-altro che conti truccati,è stata una riuscitissima manovra di pura speculazione finanziaria- è un altro passo in avanti. La resistenza del popolo greco si è subito spezzata,da tempo irlandesi e baschi non reagiscono,e i popoli dell'est sono entrati nelle logiche di Bruxelles.
Dopo Atene ,adesso Roma viene,come recitava uno dei tanti slogan studenteschi dei miei anni giovanili,ma stavolta per coinvolgere nella stretta economica anche lo stivale...e chi pagherà?: senza dubbio tra tutti i più deboli e i più esposti alla crisi,i sub lavoratori meridionali,gli assistiti e i non assistiti del Sud e della Sicilia.
La centralizzazione della politica monetaria europea,attaverso il capovolgimento dell'ordine sociale ed economico,che prevede scambi commerciali e produzione di beni,ed invece oggi passa dalla speculazione pura al controllo della circolazione monetaria,e dunque viene ottenuto con modelli matematici,il controllo delle informazioni e la possibilità di usufruire dei due eserciti più potenti al mondo,così come con l'uso sapiente dellla più sopraffina tecnica bancaria, porta alla errata convinzione nelle persone che la crisi si risolve con una governance centralizzata dei debiti e dei crediti.
Così i feroci banchieri internazionali e i controllori del gioco finanziario hanno convinto anche i più riottosi tra i servi della politica-qualcuno si è ribellato,ma aereo governativo polacco docet.....-ad accettare un piano di austerità tale da mettere in ginocchio i popoli in favore della crescita esponenziale della potenza dei governatori dell'esecutivo globale e dei loro accoliti.
E cosa resta al mondo? Ai nostri figli la scelta tra una vacanza e l'altra,o tra un auto più o meno di lusso e una utilitaria,acquistate con estremo sacrificio,indebitandosi e lavorando senza sosta. Oppure la visione di un reality o di una partita di calcio. Oppure la scelta di morire di fame in casa o emigrare. E agli uomini del terzo mondo,tra morire di malattia e vedere i propri figli crescere usurando la fanciullezza nelle miniere delle multinazionali; o lasciare disperate e sole le proprie donne o vederle morire di parto. Oppure veder finire la vita dei propri cari,solo perchè qualcuno per determinare o meno il rialzo di mezzo punto di una azione scambiata sui mercati finanziari decide che è venuto il momento di far deflagare un conflitto o di provocare stravolgimenti sociali o azioni terroristiche.... e tutto questo la chiamano democrazia....e la vita,come la conobbero i nostri padri non esiste più...solo il barbaro progresso, la merce moneta che viene stampata e viene usata solo in nome di chi la produce e ne determina l'uso o il non uso o l'abuso sui mercati del mondo,le azioni a termine, i derivati, i bond carta straccia, determinano le fortune non solo dei singoli ma dei popoli interi..formati da mille formiche impazzite use ad alzarsi dalla culla natia,lavorare, consumare e infine morire...senza sosta, senza pietà...con modelli di divertimento imposti e senza riti di iniziazione...e vedi amanti che chiedono soldi,vedi figli che urlano la loro voglia di oggetti senza senso o di sballo.... uomini e donne osare solo nella carirera,tradendo l'amico,odiando e invidiando....è finito il tempo della prova del fuoco per i giovani,quella che ne determinava l'ingresso nell'età adulta,nel rispetto dei padri...aveva ragione d'Annunzio: "il mercato è la tomba della tradizione" ....
di Maurizio Castagna

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