Il 4 giugno potrebbe essere “il giorno dei manager”. Entro quella data, infatti, si conoscerà il destino dei nove dirigenti generali esterni nominati da Lombardo alla fine del 2009. Livesicilia è in grado di anticipare come finirà. Perchè una cosa pare certa: almeno cinque di loro “salteranno”. Forse anche di più. Forse tutti.
Nicola Vernuccio (Attività produttive), Patrizia Monterosso (Formazione e Istruzione), Salvatore Barbagallo (Agricoltura), Rino Lo Nigro (Agenzia per l’impiego), Gian Maria Sparma (Pesca), Rossana Interlandi (Energia), Maurizio Guizzardi e Mario Zappia (Sanità), Romeo Palma (Ufficio legislativo e legale) sono appesi a un filo già da cinque mesi. Ma quel filo presto verrà tagliato dagli assessori ai quali spetta l’ultima parola, dopo l’invio, da parte della segreteria di Giunta e della segreteria generale di un’ampia documentazione che mostra errori e sottovalutazioni. Superficialità nella scelta dei nomi e dei ruoli. In alcuni casi, noncuranza di semplici e basilari norme. Livesicilia è in grado di documentare, caso per caso, la situazione alla vigilia della delicata scelta da parte degli assessori coinvolti.
Due, in particolare, i “vizi” della Regione nel “reclutamento” dei nove: il primo è rappresentato da una valutazione dei curricula molto approssimativa, il secondo (ed è forse il più importante perché condizione essenziale per giungere alla verifica dei titoli) la mancanza di una verifica sulla dirigenza interna della Regione, come imporrebbe la legge Brunetta.
Proprio su quest’ultimo punto la relazione del costituzionalista Giovanni Pitruzzella, allegata agli atti della delibera di giunta con la quale è stato dato mandato agli assessori di scegliare se confermare o meno i manager, non lascia dubbi sui “difetti” dell’iter seguito dalla Regione e, anzi, passa ai “raggi x” la posizione dei singoli dirigenti: è chiarissima, infatti, quando afferma come “non possa dedursi se, ed in che termini, l’indagine in ordine alla presenza o meno all’interno dei ruoli della dirigenza regionale di soggetti in possesso dei requisiti per la nomina a Dirigente Generale sia stata effettivamente condotta” e aggiunge: “detta verifica costituisce, alla luce della riforma Brunetta fase imprescindibile della procedura istruttoria che deve precedere la nomina dei Dirigenti Generali esterni”. Significa che l’amministrazione regionale non ha fatto alcuna preventiva verifica per sapere se nei ruoli della Regione ci fossero le professionalità ricercate.
Insomma, basterebbe questo per tagliare la testa al toro. E quel filo che lega ancora i manager alla Regione. Ma anche ammesso che questa verifica dei dirigenti “interni” alla Regione fosse stata espletata, rimangono fortissimi i dubbi anche sui requisiti delle persone nominate. Pitruzzella conclude che, per almeno cinque di loro, la nomina non ha alcuna motivazione. Che per gli altri, in alcuni casi i curricula sono insufficienti o presentano gravi lacune. Specie per quanto riguarda il rapporto tra i titoli e la specificità dell’incarico ricoperto. Questa documentazione, insieme a quella preparata dalla segreteria generale delle Presidenza e firmata da Vincenzo Emanuele e Giovanni Bologna, adesso, è sul tavolo dei singoli assessori. Saranno loro a doversi pronunciare entro 10 giorni dall’invio della relazione. Il 4 giugno, appunto, “il giorno dei manager”. Con la valigia.
fonte : Livesicilia
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